Martedì 22 marzo 2016 a Campobasso presso la Filiale delle Poste a Campobasso si è tenuto l’incontro tra OO.SS. e Azienda. Una scelta difficile – dichiara il Segretario Interregionale della CISL Poste Antonio D’Alessandro – in un tempo difficile, ma con la maturità di chi guarda al futuro del lavoro e dei Lavoratori di Poste Italiane S.p.A.
L’accordo siglato a livello nazionale, sulla nuova organizzazione dei Servizi Postali il 25 settembre 2015, dopo l’approvazione dei lavoratori con le assemblee su tutto il territorio Nazionale all’inizio di settembre, condiviso e sottoscritto unitariamente da tutte le OO.SS. (SLC-CGIL, SLP-CISL, UIL-POSTE, FAILP-CISAL, CONFSAL e UGL), è stato da tutti definito come l’unica via percorribile per contenere i costi della Divisione, con la consapevolezza che tagliare ancora zone di recapito, allungando i percorsi giornalieri, non sarebbe stato più possibile!
Successivamente, sempre a livello Nazionale vi è stato l’accordo del 24 febbraio 2016 firmato da SLC-CGIL, SLP-CISL, FAILP-CISAL, CONFSAL e UGL che, correggendo il precedente accordo ha permesso che le partenze non fossero frammentate per comuni nelle province, ma per province intere in modo da dare a tutti le stesse occasioni di ricollocazione sempre nel perimetro provinciale (Campobasso nel prossimo mese di giugno 2016).
Lo stesso accordo nazionale ci ha chiamati ad affrontare in Molise la trattativa sul difficile tema della gestione delle ricadute sui lavoratori tracciando le modalità di reimpiego del personale eccedente e creando strumenti di controllo e di partecipazione nella costruzione e implementazione del nuovo modello organizzativo.
Sono occorsi due giorni di trattativa il 9 e 22 marzo, per definire i contorni della riorganizzazione della provincia di Campobasso. L’incontro di Campobasso del giorno 9 marzo (conclusosi con posizioni sindacali diverse) è stato riaperto dall’Azienda il giorno 22 e l’ulteriore confronto e una nuova disponibilità aziendale, ha permesso di definire alcuni punti non affrontati al primo incontro, come l’orario di lavoro per gli addetti al recapito. È necessario ancora definire tante altre cose come i criteri dell’assegnazione delle zone, precisare i delicati temi della ricollocazione delle eccedenze, e tanto altro ancora.
La firma dell’accordo sulla partenza della riorganizzazione, è un’assunzione di responsabilità delle OO.SS. firmatarie, di fronte all’esigenza di garantire ancora una volta ZERO licenziamenti, creare le condizioni per affrontare gli effetti della crisi dei mercati postali e avviare nuove condizioni per rilanciare lo sviluppo aziendale.
La trattativa – continua Antonio D’Alessandro – ha permesso di individuare soluzioni, senza lasciare all’azienda la possibilità di agire unilateralmente. Abbiamo anche voluto creare le condizioni per consentire ancora correttivi alla sua azione creando una Commissione Paritetica Sindacato/Azienda che potrà verificare (con il contributo delle sole OO.SS. firmatarie dell’accordo) gli elementi di fattibilità del progetto di riorganizzazione, dei nuovi percorsi e tenere aperto il confronto sui problemi che potranno derivare durante l’implementazione del nuovo modello organizzativo.
Con il lavoro, fin qui svolto e quello da svolgere dobbiamo individuare le soluzioni migliori per gestire le ricadute che l’accordo firmato da tutte le OO.SS. il 25 settembre 2015 genera: dobbiamo trasformare le eccedenze offrendo un’ulteriore opportunità a tutti quelli che da anni aspettano nuove occasioni professionali.
Oggi – conclude il Segretario Interregionale Antonio D’Alessandro – siamo entrati nell’epoca del fare, dove occorre avere il coraggio di affrontare le vie più difficili e talvolta impopolari, con la consapevolezza che solo le scelte difficili portano alla salvaguardia del lavoro e dei lavoratori, unico obiettivo del Sindacato in questi anni davvero complessi.