Poste, Cisl – Slp: Siamo pronti allo sciopero generale

Continua a salire la protesta all’interno di Poste Italiane, infatti, gli Esecutivi Nazionali unitari si sono dati appuntamento a Roma il giorno 16 giugno alle ore 10,30 presso il Centro Congressi di via dei Frentani 4 in Roma, sarà presente per la CISL Poste Molise Antonio D’Alessandro.
Le recenti notizie circa l’avvio di una seconda tranche di collocazione sul mercato del capitale di Poste Italiane e la diffusa conflittualità sindacale, che investe ormai gran parte del territorio nazionale, conseguente alla riorganizzazione del Recapito e ai problemi presenti anche nel settore della sportelleria, determinano la necessità di aprire un’ampia e approfondita riflessione politica con l’avvio di un percorso di mobilitazione della categoria.
Prosegue dunque la vertenza contro le modalità di gestione, da parte di Poste Italiane, della riorganizzazione delle attività e per ribadire il secco “No” alla cessione alla Cassa Depositi e Prestiti del 35% delle azioni e alla volontà espressa di cedere ai privati il rimanente 30%.
Nonostante le evidenti e numerose criticità che la riorganizzazione del recapito sta riscontrando su tutto il territorio nazionale, l’azienda sta procedendo senza tenerne alcun conto, non rispetta gli impegni contenuti negli accordi mentre gli investimenti e gli obiettivi previsti dal Piano Industriale non sono realizzati, afferma Antonio D’Alessandro Segretario Interregionale della CISL Poste.
La volontà di potenziare il recapito pacchi, uno dei pochi settori di sviluppo, non decolla per i ritardi nel progetto d’integrazione logistica – aggiunge Antonio D’Alessandro -. Nel frattempo le problematiche riguardanti il fabbisogno occupazionale in Mercato privati, e in particolare negli uffici postali, non vengono affrontati né in sede nazionale né in sede regionale, vengono semplicemente rimandati a una futuribile post riorganizzazione, così come i nuovi servizi digitalizzati.
Quanto all’ulteriore privatizzazione di Poste Italiane, secondo il responsabile dei postali Cisl Antonio D’Alessandro, l’operazione rischia di essere fatta con troppa fretta, senza un adeguato dibattito fra le forze politiche, e soprattutto senza il coinvolgimento delle parti sociali, tutte contrarie a quest’operazione per gli alti rischi che l’intera manovra comporta.
Con un’azienda completamente collocata nel libero mercato, nessuno si pone la domanda di come verranno utilizzati le centinaia di miliardi dei piccoli risparmiatori e pensionati italiani – afferma Antonio D’Alessandro -. Così come nessuno si domanda chi controllerà, e con quali garanzie, l’enorme massa di comunicazioni e dati che ora Poste controlla, proponendosi anche come gestore della digitalizzazione per il sistema Paese.
A questo va aggiunto un particolare interesse delle prime linee del management aziendale che potrebbero dividersi un bonus di circa 5 milioni di euro – termina il Segretario Interregionale Antonio D’Alessandro – in base agli usi e costumi consolidati per operazioni finanziarie di questo tipo: regolari da un punto di vista formale, ma certamente poco etici e altrettanto poco giustificabili per la sottrazione d’ingenti somme dagli investimenti che dovrebbero invece essere utilizzati per attività interne.

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