Riceviamo e pubblichiamo il testo della missiva:
Riteniamo opportuno portare alla sua attenzione alcune azioni contenute nel prossimo piano industriale illustrato da Poste Italiane alle OO.SS. che rischiano di avere un impatto negativo nei confronti delle comunità locali. In particolare ci riferiamo all’intenzione aziendale di razionalizzare ulteriormente la presenza degli uffici postali sul territorio concentrando la propria presenza nelle zone più redditizie. In questi giorni, infatti, ci sarà data comunicazione circa l’intenzione di chiudere definitivamente circa 450 uffici postali sul territorio nazionale e di ridurre l’apertura per circa altri 600 con un totale di oltre 1000 interventi, di cui 20 nella nostra Regione.
Da nostre informazioni il Comune da Lei rappresentato risulta essere interessato da tali progetti di razionalizzazione/chiusura. L’iniziativa inoltre ci è stata rappresentata riferita agli anni 2013 e 2014 a cui dovranno seguire ulteriori chiusure/razionalizzazioni per gli altri anni. La preoccupazione evidente è che la politica industriale dell’azienda, che vuole concentrare la propria presenza sui territori più ricchi, non colga l’enorme opportunità che la nostra rete (fisica e infrastrutturale) potrebbe offrire ai cittadini e all’intera economia del Molise e del Paese. Noi abbiamo già espresso tutta la nostra contrarietà e le nostre perplessità verso un progetto che penalizza fortemente parte del territorio con pesanti ricadute anche occupazionali. Pertanto ci farebbe piacere poter affrontare le problematiche evidenziate e le possibili azioni di intervento in uno specifico incontro con la S.V.
Antonio D’Alessandro