L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazione con delibera AGCOM 342/14/CONS ha modificato i criteri da adottare per la chiusura/razionalizzazione degli Uffici Postali.
Le novità più significative – riferisce il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro – riguardano gli art. 2, 3 e 4 della predetta delibera.
In breve sintesi:
1. È vietata la chiusura di uffici postali situati in comuni rurali che rientrano anche nella categoria dei comuni montani con esclusione di quelli in cui siano presenti più di due uffici postali;
2. È vietata la chiusura di uffici postali che sono unico presidio nelle isole minori;
3. Nuovi criteri per la razionalizzazione di uffici a presidio unico in comuni con popolazione residente inferiore a 500 abitanti.
Per effetto di tale delibera l’Azienda Poste Italiane S.p.A. sta provvedendo a rivalutare l’intera situazione di chiusure/razionalizzazioni degli uffici postali sul territorio. Pertanto i Responsabili di Area Territoriale (RAT) sono incaricati di effettuare delle valutazioni sulla situazione territoriale in coerenza con quanto previsto dalla delibera AGCOM.
Solo al termine di questa fase di valutazione l’Azienda convocherà le parti al tavolo nazionale per un confronto sulla nuova situazione. Applicando alla lettera la delibera dell’AGCOM – riferisce il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro – bisogna rivedere in toto il piano di razionalizzazione degli Uffici Postali in Molise. Questa delibera in pratica smonta l’attuale piano di ridimensionamento dei punti di accesso della rete postale, si stabilisce una regola essenziale che da tempo, che come CISL Poste – afferma il Segretario Antonio D’Alessandro – ripetiamo: i servizi pubblici non possono e non devono essere soggetti a profitti.