In data 2 novembre il Movimento Cinque stelle ha presentato un’interrogazione al Presidente della regione Molise sulla vicenda della ricostruzione post sisma nel comune di Guardialfiera. Chi ci segue sa quanto questa battaglia, di legalità e di trasparenza ci stia a cuore, e di come abbiamo seguito la vicenda. Sa anche di come abbiamo condiviso la solitaria battaglia per la legalità che un cittadino di Guardialfiera, Michele Acierno, sta coraggiosamente portando avanti da anni. L’intervento dei consiglieri Manzo e Federico è quindi estremamente positivo anche perché sinora la politica non aveva mai voluto affrontare, né la maggioranza né le altre opposizioni la tematica e le vicende che nel comune molisano si sono susseguite. E questo nonostante la magistratura abbia invece affrontato di petto quanto accaduto a Gaurdialfiera con la gestione dei fondi per la ricostruzione: Nel 2014 infatti un indagine penale della Procura di Larino sull’utilizzo dei fondi post sisma a Guardialfiera ha portato ad un provvedimento di sequestro di beni nei confronti di 8 tra amministratori e tecnici comunali per complessivi 1,8 milioni di euro. Un’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, evidentemente solida tanto che l’istanza di dissequestro dei beni è stata rigettata dal tribunale di Campobasso all’inizio del 2015. Ma tutto quanto avvenuto nelle aule giudiziarie non sembra aver inciso in maniera sostanziale sui procedimenti amministrativi di concessione dei finanziamenti per la ricostruzione. O almeno questo è quello che vogliono sapere i consiglieri regionali Cinque Stelle. La Giunta regionale, con propria delibera 498 del primo ottobre 2014 ha infatti ridefinito il programma degli interventi per la ricostruzione post sisma. Patrizia Manzo e Antonio Federico vogliono sapere dal Presidente della Giunta Paolo Frattura se sono stati concessi finanziamenti per la gestione pubblica dei Peu-Pes (ossia quei progetti edilizi unitari che finanziano la cosiddetta ricostruzione pesante degli edifici danneggiati dal terremoto) al comune di Guardialfiera e chiedono di conoscere le cifre esatte. Anche perché la gestione attuale del Comune di Guardialfiera è in continuità con quella colpita dai provvedimenti della magistratura. L’attuale sindaco Remo Grande figura, infatti, tra i cinque amministratori comunali interessati dall’indagine della procura di Larino.
L’iniziativa meritoria del Movimento Cinque Stelle, quindi, punta a dare un seguito amministrativo, ineludibile, a quanto sta portando avanti la magistratura. Cosa che finora sembrerebbe non essere accaduto, nonostante il clamore dell’inchiesta giudiziaria e il suo robusto e solido impianto accusatorio. Ed ancora una volta il Movimento di Beppe Grillo dimostra di saper uscire dalla palude di un’amministrazione locale della cosa pubblica spesso autoreferenziale e semifeudale. Ora i Cinque Stelle chiedono risposte, quelle che attendiamo anche noi.