Dopo qualche giorno dalla chiusura dell’evento Petrella in Fiera e IV Oktoberfest penso sia doveroso tirare le somme, senza presunzione, perchè parte in causa, ma analizzando i dati di fatto e soprattutto la straordinaria affluenza di persone. A chi aveva mosso critiche alla Proloco posso tranquillamente rispondere che è stato pensato, voluto e costruito un evento di richiamo, come l’Oktobefest, intorno al quale hanno ruotato eventi sociali, culturali e di spettacolo. Chi ha lavorato, e sottolineo volontariamente e gratuitamente, aveva l’obiettivo comune di valorizzare il borgo di Petrella Tifernina, portando turisti in paese ed in Molise. E così è stato.
La presentazione del libro “La Natura dell’amicizia” ha aperto la manifestazione, con un incontro dedicato alla classe quinta elementare e alle medie dell’Istituto di Petrella. I temi discussi quelli di attuale importanza, bullismo tra i più giovani, emarginazione sociale e integrazione, alternati dalla lettura di alcuni brani dall’attore Michele Di Cillo. “Questo breve racconto – ha afferma l’autrice Sara Mariano– vuole mettere in luce le violente dinamiche che spesso accadono sotto i nostri occhi ai nostri ragazzi. L’epilogo della storia porta al riconoscimento e alla scoperta del prezioso dono dell ‘amicizia”. Incontro che è piaciuto ai ragazzi ed alle insagnati tanto da pensare ad un approfondimento nel tempo.
Ironia, simpatia ed un pizzico di “indignazione” per la presentazione di un altro volume “Il Molise non esiste” di Enzo Luongo con la presenza dell’artista Pippo Venditti. Il tormentone sul Molise che non esiste è diventato un libro, o meglio una raccolta di pensieri sparsi “tra citazioni, satira social, giornali e tv di personaggi famosi e non, tweet, post e titoli di giornali sull’ultima nata tra le regioni italiane. Si in effetti siamo consapevoli di quello che pensano di noi gli italiani e gli stessi molisani, ma dopo la consapevolezza è necessario ribellarsi. Sia Enzo che Pippo sono stati catturati dai vicoli, dagli abitanti e dalla maestosa Chiesa di san Giorgio martire, e con ironia e bravura hanno sottolineato come si cerca di (non) valorizzare questa terra. Dalle citazioni del libro alle considerazioni personali, con frecciatine alla politica nazionale e regionale hanno lasciato ai presenti spunti di riflessione.
Ma dobbiamo guardare inermi lo spopolamento dei nostri borghi, continuare a salutare i giovani che partono in cerca di lavoro? Questa è una terra agonizzante? Be io dico di no. E per questo è stata voluta fortemente la presenza di Maria Clara Restivo e Roberto Colella, due esempi concreti di come, dal basso si valorizza e si crea prospettiva in questa regione.
Maria Clara Restivo insieme a Giulia Rabozzi hanno deciso di fare “Due passi in Molise” per scoprire una regione che non conoscevano affatto. Il volume, scritto da Maria Clara racconta dei luoghi, dell eprsone, del cuore dei molisani. ” Il Molise si è fatto casa, perchè non può che essere così dopo un mese di cammino”. Maria Clara ha presentato questo volume, che ritengo sia lo spot migliore per valorizzare il Molise, non solo in regione ma anche in diverse città italiane, stupendo ed incuriosendo.
Molisani e noi che stiamo facendo?
Una risposta concreta io l’ho trovata, nell’amico (prima) e collega (poi) Roberto Colella. Trovo interessanti e geniali i suoi “progetti”, mi stupisco ancora quando gruppi di turisti visitano quegli angoli di Molise che sono sconosciuti anche a me. Turismo della Memoria, Borgo della Lettura, Parco delle Morge, Storitelling, e vi sembra poco? Mentre progetti in fiumi di pagine prendono polvere sui tavoli istituzionali?
E’ doveroso spendere qualche parola anche per l’Oktoberfest, nato quattro anni fa senza pretese, ma dai numeri record registrati in questa edizione ci siamo resi conto di quanto siano stati apprezzati i nostri sforzi e gradita l’offerta. Le presenze, e questo ha stupito di più, non sono state solo molisane, ma molti sono stati i turisti spostatisi da regioni confinanti, e non possiamo dimenticare i nostri amici tornati solo il fine settimana da Milano, Roma, Bologna. No signori, non abbiamo alcuna intenzione di valorizzare eventi extraregionali, ma abbiamo lanciato una sfida. Creando attrattività, le persone giunte a Petrella in questi tre giorni hanno assaporato piatti tipici e non, conosciuto la nostra cultura e le nostre tradizioni, visitato la nostra chiesa, confermato che il Molise esiste …. insomma nel nostro piccolo abbiamo “fatto Turismo”. L’obiettivo è stato centrato, ed è stato possibile grazie al lavoro di squadra degli organizzatori, alla presenza dei più giovani che si sono lasciati coinvolgere e di tutti i cittadini che, in modo diversi, hanno partecipato.
Io sono orgogliosa di essere ” petrellese”, cioè molisana, e sono consapevole che rilanciando il Turismo, fatto di concretezza e non più chiacchiere, si rilancerebbe anche una parte di economia. Il cammino è stato tracciato ….
Mariateresa Di Lallo