La mobilitazione in difesa del Matese e delle aree appenniniche interne, ha spinto l’Unione Italiana Consulenti Ambientali a promuovere per il prossimo 30 giugno a Pontelandolfo (BN) un convegno di respiro nazionale sui rischi connessi con la proliferazione incontrollata dell’eolico selvaggio.
Il Presidente Dott.ssa Giulia Ciaramelli nella nota allegata sollecita un’unità d’intenti più ampia delle popolazioni interessate dagli innumerevoli progetti di installazione di centinaia di impianti altamente impattanti che non si limitano a stravolgere il paesaggio, a danneggiare le aziende agricole, ad impedire una valorizzazione turistica e ad allontanare diverse specie di animali a ridosso dalle pale eoliche, ma rappresentano un pericolo anche per la sicurezza e la salute dei cittadini come è stato dimostrato da più studi scientifici effettuati da Università e centri di ricerca.
Il convegno sarà moderato da un editorialista del Corriere della Sera e vedrà intervenire esponenti del Governo Nazionale, della Giunta Regionale della Campania, il Sostituto Procuratore Generale della Corte d’Appello di Napoli, lo scrittore Pino Aprile, il Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania oltre alla Coldiretti, alla Confederazione Italiana Agricoltori, al WWF, ai Consulenti Ambientali e a esperti di inquinamento acustico ed elettromagnetico.
Il Presidente dell’Unione Nazionale Consulenti Ambientali e l’ex Magistrato che hanno organizzato l’iniziativa sollecitano una nostra partecipazione per offrire un contributo utile alla causa portando l’esperienza della mobilitazione molisana in difesa della Valle del Tammaro partita nel lontano 2003 insieme all’infaticabile Luigi Di Marzio di Cercemaggiore ed ancora in corso, tra alterne vicissitudini, contenziosi e scontri ad ogni livello, nessuno escluso.