Politica/ Unire la sinistra per costruire un quarto polo

Riceviamo e pubblichiamo

Modello “Linke” a sinistra del PD o più sommessamente una federazione capace di unire tutti i movimenti, i partiti e le associazioni di sinistra, per riprendere il cammino interrotto dalla fine della Prima Repubblica e rilanciare un Progetto di cambiamento incardinato sui valori della Costituzione e sui principi della giustizia sociale, dell’uguaglianza e della solidarietà. Occorre dar vita ad una COSTITUENTE PROGRAMMATICA nazionale per condividere una proposta politica unitaria tra Articolo Uno – Movimento Democratici e Progressisti, Sinistra Italiana, Possibile e Campo Progressista, ponendosi al servizio della parte più debole della società italiana e tornando ad essere strumento nelle mani dei giovani, dei lavoratori, delle associazioni pacifiste, del volontariato, del mondo che si batte per i diritti umani e di chi lotta per i più poveri, per la parità tra donne e uomini, per la tutela dei beni comuni e per la salvaguardia del creato, del territorio e dell’ambiente.

Non c’è Quarto Polo in Italia e in Molise se non si unisce la Sinistra. E non c’è una Sinistra credibile se la politica non riparte dal lavoro, dalla casa, dall’istruzione, dalla tutela della salute e da una redistribuzione della ricchezza in favore del Sud, dei giovani, dei più poveri, dei precari, dei disoccupati, degli sfruttati e dei migranti.

Su queste sfide di emancipazione, riscatto sociale, libertà, uguaglianza e progresso bisogna costruire un progetto chiaramente alternativo che assuma il primato dell’uomo e la centralità della persona rispetto al dominio della finanza e all’egemonia del profitto speculativo.

Per queste ragioni occorre segnare una netta discontinuità culturale con le politiche di austerità degli ultimi anni, tassare la rendita parassitaria ed i grandi patrimoni, e restituire valore ai beni pubblici collettivi e a tutto ciò che serve a migliorare le condizioni materiali di vita delle persone.

Non c’è Quarto Polo se non una Sinistra Unita, e non c’è alternatività se non si predispone un PROGRAMMA ad ogni livello, a Roma come in Molise, in cui si sanciscono i contenuti, le scelte, gli obiettivi e le linee strategiche da perseguire.

Non definire il PROGRAMMA come elemento di discrimine politico del Quarto Polo è un errore da non commettere, e ritardare su questo versante non aiuta a segnare il profilo del nuovo soggetto politico della sinistra unita italiana.

Michele Petraroia

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