Riceviamo e pubblichiamo
Lo spettacolo assurdo al quale assistiamo da 48 ore merita una decisa presa di posizione.Il continuare a proporre schemi datati, gli stessi che animano ogni fase che anticipa le competizioni elettorali da almeno dieci anni è la “prova provata” del mancato recepimento delle istanze che provengono da quel che resta del centrosinistra; è la conferma che i risultati delle elezioni dello scorso 4 marzo non hanno prodotto alcuna seria e ponderata riflessione.
Un gioco al massacro, nel quale poi si infiltrano personaggi in cerca di autore, malelingue senza dignità che si nascondono dietro l’anonimato del web, certa stampa che ignora persino le richieste di rettifica a norma di legge, che cercano di mettere in cattiva luce (ove mai ve ne fosse bisogno ancora) le persone che, come me, sono convintamente nello stesso schieramento con il quale hanno iniziato a fare politica e poi successivamente sono state elette e che mai, e ripeto mai, faranno accordi con quelli che sono dall’altra parte politica.
Continuiamo a farci del male, perseveriamo nel difendere – facendo finta che non sia così – le posizioni acquisite; un braccio di ferro inutile perché non ascolta il territorio, il popolo del centrosinistra, la nostra tradizione politica e che , quindi, contribuisce ancora di più ad allontanare chi, in noi, ha creduto e crede ancora. Il passo indietro, richiesto al presidente Frattura e compiuto sebbene questo governo regionale abbia messo le toppe ad un disastro che tutti – nella nostra coalizione – conoscevano perfettamente, segna la disponibilità a trovare un rinnovato senso di appartenenza e una condivisione piena e sincera.
Un gesto da apprezzare pienamente ma che di fatto pare aver rinvigorito le posizioni di chi, invece, divide per tentare di conquistare un posto al sole e magari “riposare” per i prossimi cinque anni.
Vi chiedo serietà, vi urlo il mio personale dissenso rispetto all’iter che avete inteso avviare per aprire finalmente una fase politica di condivisione dei progetti, dei programmi, delle scelte e delle responsabilità. Dobbiamo essere interpreti delle richieste, della rabbia, del dissenso, delle giuste rivendicazioni, delle istanze delle nostra gente.
Oggi come non mai.
Salvatore Ciocca