Il 27 luglio è stato approvato il Piano Strategico della ZES Unica durante la riunione della Cabina di Regia alla presenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Con l’adozione del Piano strategico inizia l’anno zero della Zes Unica, che si dota di una strategia unitaria e di ampio respiro pur tenendo conto delle diversità territoriali. Un progetto che disegna una grande aria unitaria e competitiva di attrazione degli investimenti.
Il Piano definisce la politica di sviluppo delle regioni del Mezzogiorno che rientrano nella ZES Unica, individuando i settori da promuovere, quelli da rafforzare, gli investimenti e gli interventi prioritari della Zona Economica Speciale. L’iniziativa punta a sostenere non soltanto la nascita di nuove attività produttive ma anche la crescita e lo sviluppo delle esistenti.
️Nel documento sono state identificate nove filiere da rafforzare (agroindustria, turismo, elettronica&ICT, automotive, Made in Italy, Chimica e farmaceutica, Navale e cantieristica, Aerospazio e Ferroviario) e tre tecnologie da promuovere (le tecnologie digitali, il cleantech e il biotech).
Il Piano è il risultato di un percorso di partecipazione avviato dalla Struttura di Missione ZES e che ha previsto un intenso dialogo con le amministrazioni centrali, con le Regioni, con i rappresentanti delle amministrazioni locali, Anci, Upi e il partenariato economico-sociale. In parallelo è stato costituito un gruppo tecnico di alto livello composto da esponenti designati da istituzioni e associazioni quali CNEL, Banca d’Italia, Banca Europea degli Investimenti, OCSE, Cassa Depositi e Prestiti, ISTAT, Censis, Confindustria, Svimez, Assonime.