La crisi economica ed i problemi finanziari dell’eurozona non devono distoglierci dagli impegni su temi molto importanti che riguardano la politica estera e le relazioni con i nostri vicini. L’Unione Europea non rinunci al suo ruolo di ‘potenza civile’: oggi più che mai, infatti, è necessario aumentare gli sforzi per riaffermare il valore della pace, della tolleranza e della pacifica convivenza tra i popoli”.
Lo ha detto Aldo Patriciello, parlamentare europeo di Forza Italia e membro del gruppo del Partito Popolare europeo, al termine della votazione delle due risoluzioni sul processo di pace in Irlanda del nord e sulle recenti tensioni turco-cipriote. Attraverso la prima, i deputati hanno voluto sollecitare tutte la parti in causa affinché riprendano al più presto i colloqui di pace in Irlanda del nord, interrotti nel 2013 a causa di contrasti su alcuni temi come, ad esempio, la spesa sociale e l’uso di bandiere ed emblemi. “Solo uno stabile e duraturo sviluppo economico e sociale – ha dichiarato l’eurodeputato molisano – può contribuire al miglioramento delle relazioni tra le comunità, riducendo così la disoccupazione e i bassi salari che sono da sempre il trampolino di lancio per ogni comportamento violento teso a minare il processo di pace. Il programma EU PEACE, a cui l’Unione ha destinato 150 milioni di euro si muove esattamente in questa direzione: migliorare le condizioni economiche e sociali del territorio per favorire il dialogo e la fine degli scontri”.
La seconda risoluzione votata nella mattinata di giovedì, invece, ha sottolineato la netta condanna della violazione della zona economica esclusiva cipriota da parte della Turchia. Il Parlamento, infatti, ha espresso ferma opposizione ai rilevamenti marittimi effettuati dal governo turco in acque cipriote, invitando la Turchia a porre fine ad azioni che “costituiscono una violazione dei diritti sovrani della Repubblica di Cipro”. “La violazione della sovranità di uno Stato – ha aggiunto Patriciello – è senza dubbio un atteggiamento illegittimo e provocatorio. Ho votato la risoluzione perché credo sia necessario che Ankara riconsideri il suo comportamento anche in virtù della necessità di trovare quanto prima una soluzione stabile e risolutiva che ponga fine alla questione cipriota. Non è calpestando il diritto internazionale – ha concluso l’europarlamentare di Forza Italia – che si migliorano le relazioni tra Unione Europea e Turchia.