Il comune di Pietracatella, insieme ad altri 18 comuni molisani, ha aderito al bando S.P.R.A.R. , il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati. Si tratta di un progetto di integrazione che attinge al Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi di Asilo, istituito presso il Ministro dell’Interno, al quale possono accedere gli enti locali che prestano servizi finalizzati all’accoglienza.”Abbiamo partecipato in partnership con la Provincia e in collaborazione con l’associazione Dalla parte degli Ultimi di Campobasso che ha curato la progettazione. Si tratta di accogliere, presumibilmente, due famiglie di richiedenti asilo provenienti dalla Siria. Tutta l’iniziativa è stata concordata con la locale parrocchia e con le associazioni comunali che si occupano di sociale con le quali più volte ci siamo sentiti per definire i dettagli.
Le famiglie accolte saranno alloggiate nell’ala del palazzo comunale attualmente utilizzate dalle associazioni locali che sarà appositamente ristrutturata e arredata Si tratta, – continua il sindaco Giovanni Di Vita – di un progetto di buone pratiche di accoglienza, come le ha definite il ministro Kyenge, alle quali l’Italia, terra di frontiera, non può sottrarsi: non si può certo piangere quando i migranti muoiono in mare per poi non far nulla affinché questo non accada. E neppure si può pensare che restino confidati a Lampedusa nella consapevolezza, ormai, che non ci sono mezzi per poter arrestare il flusso migratorio se non quelli che una nazione civile quale la nostra non può neppure immaginare di mettere in conto.Ci sono stati finanziati 45mila euro per la ristrutturazione dei locali che dovranno accogliere gli immigrati, i lavori saranno realizzati da ditte locali. Terminato il progetto, lasceremo alla comunità una struttura di accoglienza che potrà, eventualmente, anche essere utilizzata per altri fini, Immagino, ad esempio, un ostello per la gioventù. Queste persone faranno spesa nei nostri negozi, ad occuparsi di loro ci saranno persone di Pietracatella creandosi, così, occupazione. I loro bimbi studieranno nelle nostre scuole e ci consentiranno di allontanare ancora di qualche anno lo spettro della chiusura del plesso scolastico dovuto al sempre più esiguo numero di studenti. A queste persone saranno garantiti controlli e assistenza sanitaria, tutto questo senza nessun costo per l’amministrazione comunale la quale potrà anche beneficare di sussidi per l’inserimento lavorativo.Ma non è questo – continua il sindaco – l’aspetto che più mi interessa. Una comunità cristiana come la nostra non può far finta di non vedere. Non una comunità che ha vissuto sulla propria pelle il dramma della emigrazione e della emarginazione! A breve convocherò tutte le associazioni di Pietracatella per coinvolgerle direttamente nelle attività di integrazione. L’arrivo di questi migranti deve essere un momento di eccezionale solidarietà, di crescita sociale e di arricchimento culturale per tutta la nostra comunità e, in particolar modo, per i nostri figli”.