Il Comitato di Difesa della Salute & Ambiente Molise ha fatto appello, alla Regione Molise e al delegato Molisano per i referendum, circa la necessità di un intervento volto a sollevare il conflitto di attribuzione presso la Corte Costituzionale nei confronti del Parlamento su 2 dei 6 quesiti referendari No Trivelle, ma la Regione Molise non risulta nell’elenco delle 6 regioni (Marche, Basilicata, Veneto, Puglia, Liguria e Sardegna) che hanno sollevato il conflitto di attribuzione in compagnia di altre 3 regioni (Campania, Abruzzo e Calabria) tutte a conduzione PD come il nostro Molise.
La questione del piano delle aeree così come quella della durata dei permessi e delle concessioni rappresentano questioni non di poco conto, basti pensare che senza un piano delle aree che preveda la partecipazione attiva delle regioni e degli enti locali in Italia viene consentiva la cosiddetta “trivella selvaggia”, ovvero si può cercare ed estrarre ovunque senza tener conto di zone di interesse naturalistico o di agricoltura pregiata o di forte antropizzazione.
La Regione Molise si è allineata alle direttive governative ritenendosi soddisfatta delle modifiche apportate con la legge di stabilità 2016 che consentono la “trivella selvaggia?
D’altronde in Molise abbiamo già altro di selvaggio ad esempio i parchi eolici.
Sarebbe gradito un chiarimento su questa “non partecipazione” da parte dell’Assessore all’ambiente e/o del delegato regionale per i referendum e/o del Governatore.
Piano delle Aree e conflitto di attribuzione : che fine ha fatto il Molise?
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