Nelle regioni sottoposte al commissariamento del sistema sanitario, si determina una situazione penalizzante per i cittadini e paradossale per la tenuta della spesa pubblica. A causa delle diffide delle strutture tecniche commissariali di nomina ministeriale e dei rilievi delle competenti Sezioni Giurisdizionali della Corte dei Conti, si assume un’interpretazione restrittiva sull’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza nelle prestazioni socio-sanitarie con l’obiettivo di contenere i costi e ripianare i disavanzi sanitari.
Ne consegue che i pazienti in trattamento sul territorio affetti da patologie psichiatriche, Alzheimer o da altre disabilità, in carenza di prestazioni terapeutiche socio-sanitarie sul territorio, rischiano la riacutizzazione delle patologie con conseguente ricovero ospedaliero.
Il paradosso di questo approccio tecnico di corto respiro è che si riduce la medicina territoriale in favore dell’ospedalizzazione con danni per i pazienti e costi più alti per la pubblica amministrazione.
Nello specifico per il settore delle Politiche Sociali si determina l’insostenibilità di farsi carico finanziariamente della totalità delle prestazioni socio-sanitarie, a causa dei limitatissimi trasferimenti nazionali che a titolo esemplificativo ammontano per il Molise a 570 milioni annui per la Sanità e a 2,1 milioni di euro per il sociale.
Considerate le esigenze dei n. 136 comuni del Molise organizzati in n. 7 Ambiti Territoriali di Zona e tenuto conto dell’incidenza di alcune voci, quali il rimborso ai comuni per le rette in favore degli Istituti che accolgono i minori a seguito di decisioni dell’Autorità Giudiziaria, è materialmente impossibile fronteggiare con 2,1 milioni di euro annui il mantenimento di tutte le prestazioni socio-sanitarie erogate ai cittadini senza una compartecipazione a carico del Fondo Sanitario Nazionale.
Al di là dell’esigibilità dei Livelli Essenziali di Assistenza garantiti dall’art. 32 della Costituzione e dei percorsi in itinere sull’accreditamento dei LEPS (Livelli Essenziali di Prestazioni Sociali), sollecito un chiarimento formale da parte del Ministero del Lavoro nei confronti del Ministero dell’Economia e della Presidenza del Consiglio dei Ministri per modificare un orientamento penalizzante del Tavolo Nazionale di Verifica e delle strutture tecniche commissariali che causa un danno ai cittadini ed un aumento della spesa pubblica.
Petraroia: prestazioni socio-sanitarie nelle regioni commissariate penalizzanti per i cittadini
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