Riceviamo e pubblichiamo
Nell’ultimo decennio si è registrata un’impennata dei casi di povertà estrema, parte consistente del ceto medio è scivolata nella povertà e tra i diritti elementari di cittadinanza si è accentuata l’emergenza abitativa per un numero crescente di nuclei familiari rimasti vittime della peggiore crisi economica del dopoguerra, partita nel 2007 e non ancora superata nonostante annunci che confondono la ripresa del PIL con le condizioni materiali di vita di milioni di italiani.
In Molise, l’ISTAT certifica che un cittadino su quattro vive al di sotto della soglia di povertà, ma all’interno di questa statistica sono aumentati notevolmente i numeri di coloro che non hanno più la possibilità di accedere ai bisogni primari.
I comuni che hanno la competenza delle politiche sociali non dispongono di fondi adeguati per intervenire, alle province sono state sottratte le competenze del sociale, le regioni ricevono trasferimenti nazionali irrisori per contrastare la povertà estrema ed i tagli ai servizi pubblici, al sistema sanitario, ai trasporti, alla scuola e all’assistenza sociale non aiutano chi ha perso il lavoro e non dispone di alcun reddito.
In un simile contesto le istituzioni dovrebbero monitorare i bisogni più impellenti come ad esempio quello del diritto alla casa, accertare l’andamento del numero degli sfratti per morosità incolpevole, verificare il crescere del debito degli inquilini delle case popolari e pianificare un’azione sistematica di aiuto alle famiglie in difficoltà attivando una moratoria degli sfratti e una sanatoria, almeno parziale, dei debiti contratti da persone rimaste prive di lavoro, di ammortizzatori sociali e che non riescono a trovare una nuova occupazione.
Il dramma di centinaia di famiglie molisane costrette a indebitarsi per pagare le bollette, per fare la spesa di generi alimentari o per curarsi, e che hanno accumulato migliaia di euro di debiti per non aver pagato con regolarità il fitto della casa, è una questione sociale e non solo un problema di quelle famiglie.
La Regione Molise ha il dovere di attenersi alle leggi nazionali e regionali che disciplinano il diritto alla casa, ha l’obbligo di stanziare i fondi per la morosità incolpevole per evitare sfratti ingiusti e non può lasciare nella sofferenza centinaia di persone che da anni lottano con ogni mezzo per non essere sfrattate.
Michele Petraroia