Petizione sullo stato di degrado zone urbane Sant’Elia a Pianisi

Riceviamo e pubblichiamo la nota inoltrataci

I sottoscritti cittadini di Sant’Elia a Pianisi intendono rappresentare alle S.S.L.L. lo stato di degrado e di abbandono in cui versano alcune zone del centro urbano a causa dei carenti, inadeguati e, in alcuni casi inesistenti, interventi di pulizia e di manutenzione del verde pubblico e di zone di proprietà privata.
Tale situazione costituisce, peraltro, uno stato di pericolo a causa del proliferare di animali che circolano indisturbatamente in paese, quali ratti, rettili, volpi che potrebbero attentare all’incolumità dei cittadini. Un grave rischio anche per i bambini che giocano all’aria aperta.
Tra gli episodi più allarmanti quello di un serpente, che presentava le caratteristiche di una vipera, avvistato davanti l’uscio di un’abitazione di Via Ponte e rinvenuto, due giorni dopo, nei locali a piano terra di un’altra adiacente in Via Caracciolo.
A fronte di questo stato di cose, i sottoscritti chiedono di predisporre, anche attraverso un preventivo sopralluogo, le necessarie misure per far sì che molte aree del centro urbano siano bonificate al più presto, prevedendo anche interventi di disinfestazione e derattizzazione delle zone interessate, quali: le Case Nuove, l’area della “Varrata” e Via Massimo d’Azeglio; gli spazi di via Caracciolo, retrostanti la Caserma, dove la pulizia non è eseguita con cadenza regolare, con il rischio dell’ingresso di animali nelle abitazioni limitrofe; l’area tra Via Ponte e il campo di calcetto; Vico Roma; le ville comunali che, luoghi che svolgono un importante funzione di aggregazione di ragazzi ed adulti, si presentano scarsamente pulite, nella parte pavimentata come quella in terra; zone del centro storico, come quella del Casale, dove stazionano i piccioni, veicolo di trasmissione di malattie infettive.
Nell’attesa di riscontro, si porgono cordiali saluti.

( Nota sottoscritta da 200 cittadini di Sant’Elia a Pianisi ed inoltrata all’Asrem, al Comando dei carabinieri, al Comando dei Carabinieri Forestali, al Comando dei Vigili del Fuoco)

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