Presentato a Palazzo Vitale dal Presidente Paolo Frattura e dall’assessore regionale ai trasporti Pierpaolo Nagni l’appello della Gazzetta del Mezzogiorno con cui si chiede al Governo italiano l’attivazione di una rete di treni ad alta velocità anche nel centro sud. Ospiti delle istituzioni regionali il Direttore della Testata nazionale, Giuseppe de Tomaso e il giornalista Franco Giuliano che stanno promuovendo questa iniziativa in tutte le regioni adriatiche attraverso incontri, confronti e tavole rotonde.
La petizione presentata ha visto fin ora l’adesione di Puglia, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e la sottoscrizione diretta di circa 18 mila cittadini. Presenti all’incontro anche i rappresentanti di diversi comuni del Molise, di associazioni di categoria e dei sindacati.
Il direttore de Tomaso : “come testata abbiamo voluto dare un contributo anche su un tema che va oltre la classica informazione e che interessa direttamente i cittadini. Facendo squadra con le regioni che hanno raccolto la sfida proveniente dal giornale ci avviamo finalmente verso qualcosa di positivo e concreto. Non solo denunce, ma anche costruzione di un percorso con risultati tangibili che stiamo avendo nelle regioni che sono accanto a noi con il fine di portare questa campagna anche a livello europeo così da captare i fondi che riguardano il settore del trasporto ferroviario. Finora nessuna Istituzione pensava a tali programmi così vasti, immaginando di non aver un ritorno elettorale, considerata la lungaggine di tali processi. Finalmente questa idea e questo modo di vedere le cose è stato messo all’angolo e troviamo parecchie manifestazioni positive da comuni e regioni sulla prosecuzione del progetto. Oggi parliamo del tratto che interessa il Molise e i deficit che purtroppo paga nella tratta ferroviaria adriatica.“
Gli fa eco il giornalista Giuliano che segue da anni per conto della Gazzetta le vicende legate al trasposto pubblico locale. “Sono in continuo contatto con l”Ad di Trenitalia Moretti e gli ho chiesto di ripristinare al più presto alcuni vettori sostituiti con altri più lenti e che comunque oggi potrebbero dare un miglioramento del servizio. Poi, tanto per dare un idea, in Italia si pagano gli stessi prezzi per km per ricevere servizi diametralmente opposti. Un treno regionale costa al passeggero quanto una prima classe della Freccia Bianca“.
L’assessore Nagni ha affermato : “da poo abbamo avuto un briefing telefonico con i rappresentanti di Trenitalia, argomento da sempre scottante e fondamentale per la ripresa territoriale, perorando la battaglia del giornale secondo cui bisogna evitare di tagliare l’Italia in due tronconi. Rfi, sulla nostre tratte non ha ancora ricevuto richieste ufficiali, ma ormai siamo in tempi maturi per farne e rafforzare la linea Lesina- Termoli, tratta oggi desueta che potrebbe diventare utile alla collettività, affiancando la linea ferroviaria all’autostrada, liberando il territorio da infrastrutture desuete e far proseguire l’alta velocità. Questa ipotesi sta tornando sul tavolo delle trattative ed essendo una procedura tutta molisana non necessita di prassi burocratiche lunghe e dispersive. L’ ipotesi di una stazione unica con Campomarino torna quindi valida ma con l’idea di inserire anche delle fermate nel nostro territorio che non deve essere più considerato di solo transito. Per carità, non chiediamo le stesse disponibilità delle altre realtà, ma certamente risultati superiori a quanto ottenuto finora. Comunque Rfi si è resa disponibile ed al più presto ci incontreremo per definire tali aspetti. Ringraziamo oggi la funzione di raccordo degli amici della Gazzetta che hanno permesso questa accelerazione allo stato dei fatti.“
“Quello del Molise – ha poi continuato Giuliano- ha rappresentato un appuntamento clou, poiché interessa un punto strategico dell’intera tratta adriatica, inoltre i 32 milioni di euro a km, il costo che ricopre l’opera, potrebbero arrivare dall’Europa con finanziamenti proprio ad hoc.”
“In conferenza delle Regioni- ha specificato Frattura- stiamo verificando tutto quanto il necessario per proseguire le attività impegnando anche il Ministro Lupi che si è impegnato a lavorare sulla questione, partendo proprio dall’imbuto che il tratto Termoli-Lesina presenta. I comuni basso molisani, attori protagonisti, sono pronti a spostare anche le infrastrutture territoriali per favorire il processo di ammodernamento. Dunque, insieme a loro ed ai vertici di Rfi a breve possiamo rendere effettive tali azioni”. Inoltre, ha aggiunto Frattura, tali interventi rientrano anche nelle strategie dell’Euroregione Adriatica così da assumere una valenza di ordine superiore quindi di maggiore attenzione per tutte le istituzioni interessate.