La Capitaneria di Porto di Termoli ha sequestrato la rete da pesca ‘palangaro’, non segnalata e assoggettabile alla pesca di frodo, per una lunghezza di oltre 2 mila metri. L’attrezzo, impiegato in maniera irregolare, rappresenta un rischio per l’ambiente marino.
Durante il recupero della rete è stato sequestrato un esemplare di circa 50 kg di tonnetto pinna gialla che, dopo controlli veterinari, è stato devoluto in beneficenza.
“L’azione repressiva – fa sapere la Capitaneria – rientra nel solco dell’incessante attività posta in essere nel contrasto alle attività illecite condotte nell’area di giurisdizione, ponendosi come elemento deterrente al proliferare di quel mercato parallelo in nero dedito a commercializzazione abusiva di prodotti ittici di vario genere che, oltre a costituire potenziale pregiudizio per la salute pubblica, incide anche sul delicato equilibrio eco-sistemico del litorale costiero”.