Impegnato a Roma per l’esecutivo nazionale del partito e per la presentazione di alcuni emendamenti alla Legge di Stabilità, invio adesso un commento di risposta al comunicato del segretario regionale del Pd che solo qualche giorno fa, a mio avviso, come Alice nel paese delle meraviglie, si sveglia e manda una e-mail ai partiti di ”Ulivo 2.0” come se, in questi mesi, non fosse successo nulla.
Leggo tanti interventi, molti polemici a prescindere e che al dunque non hanno, mi pare, molte argomentazioni, se non preconcetti.
Ne leggo altri che parlano di generici fallimenti, errori fatti, tentativi di tornare nel giusto e mi chiedo perchè non si fanno nomi e cognomi o, ancora, perchè un politico non debba poter rendersi conto che la persona sulla quale si è puntato non ha mantenuto gli impegni presi.
Critiche, critiche e critiche a priori, preconcetti inutili, e inutili per tutti, sui quali cade come un macigno la frase ricorrente “Vedete il da farsi perché qui, in Molise, stiamo morendo”.
Frase concreta, pragmatica, seria.
Frase che condivido con convinzione chiedendo aiuto a tutti coloro i quali siano convinti che il Molise è in alto mare, senza timone e senza una rotta tracciata, se non le linee programmatiche di “Ulivo 2.0”.
Frase che è molto vicina alla mia idea di ripresa che ci impone di cominciare a ricostruire, piuttosto che restaurare, con una classe politica che deve ricominciare dalla base. Dai progetti più semplici, come ascoltare, piuttosto che parlare.
Si parla, solo ora, di questa e-mail, inviata un paio di giorni fa, con un troppo generico oggetto; uno stringato ordine del giorno, nel quale non si legge alcun segnale di discontinuità rispetto, sempre a mio avviso, alla disastrosa gestione Frattura.
Una e-mail che non tiene conto della principale condito sine qua non, ampiamente e dettagliatamente esposta alla signora Fanelli nel corso della prima e ultima telefonata di quest’estate: “Italia dei Valori non si siederà in nessun tavolo di trattativa nel quale non sia chiaro che Frattura non sarà più il candidato proposto”.
A questo si aggiunge che non siederemo mai in tavoli di una coalizione che non sia composta esclusivamente (e aggiungerei ovviamente) da partiti di centro sinistra.
Senza queste premesse non può esserci alcun tavolo, incontro o condivisione di progetti con il PD.
E’ probabile che in futuro si potranno fare altri errori ma è importante essere coscienti e consapevoli che non è possibile rifare quelli fatti fino ad oggi, che stanno distruggendo la nostra straordinaria regione e quello di sostenere Paolo Frattura alle passate elezioni si è dimostrato tale.
Ivan Perriera IdV