Perriera a Renzi: Un modo, poco elegante, per esprimere un concetto condivisibile, demandare la gestione alle regioni è stato un errore

Assolutamente no, le parole di Renzi non sono sbagliate perchè sono esattamente il frutto che il Molise poteva e doveva aspettarsi di raccogliere dopo anni di assoluto immobilismo. Dopo la riforma del “titolo V”, infatti, votata nel 2001 e diventata operativa nel 2003, che ha collocato il turismo tra le competenze “residuali” delle Regioni, il Molise non è ancora riuscito a far decollare una proposta di Legge Regionale sul turismo, tale da sostenere i vari settori dell’attività turistica. Con una modifica così sostanziale, sembrava ovvio un intervento delle varie “giunte” che si sono succedute negli anni e, invece, hanno lasciato il turismo regionale abbandonato a se stesso.
Più volte l’Italia dei Valori, ed io in particolare, abbiamo sollecitato tale sconfortante pecca ai vari presidenti di Regione e ai loro assessori con delega al turismo, l’approvazione di una Legge che avesse potuto sviluppare un settore determinante (se non unico) vista l’assoluta assenza di industrie e posti di lavoro. Per oltre un decennio, sono state bruciate troppe opportunità di ripresa e NESSUNO ha fatto nulla per la nostra regione. Oggi ci si stupisce che il Presidente del Consiglio dichiara che il Molise, portato ad esempio per un principio più ampio e non certamente per un attacco individuale, non ha titolo per promuovere il territorio all’esterno della nostra nazione.
Ritengo di poter dire che l’errore non l’ha commesso Matteo Renzi ma il danno di decenni (altro che errore) è tutto da addebitare ai Presidenti Iorio, prima e Frattura dopo, i quali hanno pensato di rincorrere esclusivamente sogni ormai svaniti, come l’ITR, la GAM, lo Zuccherificio del Molise, DR Group, prosciugando le esigue casse regionali, senza investire sulla programmazione e sviluppo del turismo regionale, ritenendolo superfluo, ignorando, cioè, le unicità che questa regione può vantare.
Le coste molisane, fra le più pulite d’Italia, l’alto Molise, i castelli, Altilia, Pietrabbondante, il tartufo di San Pietro Avellana, sono peculiarità che pochissimi conoscono in Italia, figuriamoci all’estero. Tutte ricchezze “nascoste” ai tantissimi turisti di passaggio, incapaci di intercettare i milioni di turisti che attraversano il Molise per raggiungere San Giovanni Rotondo, il Gargano o diretti verso il sud Italia e viceversa.
A tutto ciò, e questo è l’altro aspetto dannoso per la Regione, si aggiunge certamente la mancata stima del Presidente del Consiglio non nei confronti del Molise ma, a mio avviso, nei confronti di un Presidente di Regione, “renziano”, che evidentemente non ha considerazione per tutti i cittadini Molisani.

Commenti Facebook