In questi giorni sono accadute diverse cose che ci hanno portato a fare delle riflessioni profonde e elevate su quale indirizzo deve prendere il nostro movimento nella politica dei prossimi anni. Noi siamo molto vicini al popolo ed alla povera gente e di questi ci vantiamo e non ci siamo mai vergognati!!! Anzi siamo partiti da un manipolo di automobilisti ed oggi vediamo che anche imprenditori,operai e casalinghe seguono con sempre maggiore attenzione le nostre attività sia politiche che di tutela degli utenti.
Siamo sicuramente contro colui che ha preso in giro per 20 anni questo popolo confondendo gli interessi propri e delle sue aziende con quelli pubblici,ma soprattutto siamo all’opposto della intenzione di inculcare agli italiani una immagine di uno Stato alla frutta, di una giustizia al servizio dei potenti, ad una scuola pubblica sfasciata ed una sanità nella quale si muore impunemente. Seguendo questo filo logico del ragionamento nel febbraio 2013 abbiamo votato e fatto votare il Movimento 5 Stelle che ci ha deluso profondamente e senza appello.
Ma ci sono stati degli atti e fatti concreti che ci hanno sfiduciato ed evidenziato una delusione profonda ed irreversibile. Non scendiamo sul dettaglio giornalistico del Capogruppo al Senato , il senatore vastese Castaldi e della sua proprietà di linguaggio ma il nostro ragionamento vuole essere più elevato.
Non abbiamo condiviso quando alla Camera il Movimento 5 Stelle non ha votato il provvedimento che ha ripristinato il falso in bilancio depenalizzato da Silvio Berlusconi, non entro nel merito ma voglio solo dire quali implicazioni può avere sui gestori di società sapere che qualunque imbroglio compiono non è reato penale.
Non abbiamo condiviso l’impostazione della richiesta del Reddito di Cittadinanza, che all’inizio sembrava una misura tampone sulla crisi ed invece, e forse è illuminante l’intervista a Ballarò del senatore Di Maio nel quale si dichiara che il concetto dietrologico è quello che in Italia sia necessario l’assistenzialismo, similarmente sembra la vecchia DC che ha regalato centinaia di pensioni di invalidità nel Sud senza farci crescere e sviluppare come avremmo dovuto.
Non abbiamo condiviso la richiesta nella discussione sull’Italicum della proporzionale pura, altro strumento della partitocrazia nel bloccare i lavori delle Camere senza avere il giusto peso e riconoscimento elettorale, famoso rimase l’atteggiamento di alcuni partiti che pur avendo percentuali vicino allo zero riuscivano a bloccare i governi e in alcuni casi a farli persino cadere.
Non abbiamo condiviso l’uscita dall’aula del Senato dei Senatori “come pecore senza pastori”, quando nella giornata di ieri ha preso la parola il senatore a vita nonché Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, persona di cui non siete degni nemmeno di allacciargli le scarpe,ma soprattutto dando l’immagine di un nuovismo cieco,sordo e capace solo di fare bagarre cioè pronti per scherzi a parte.
Ci dispiace con tanti amici che si sono avvicinati al nostro movimento pensando che potevamo rappresentare la quinta colonna del movimento 5 Stelle, noi vogliamo volare alto ma anche essere concreti e possibilisti per aiutare l’Italia egli Italiani.
( Nella foto il Presdidente di Italia Unita Turdò e il Ministro della Pubblica Istruzione Giannini)