L’Università della Terza Età e del Tempo Libero è lieta di presentare: “Pe la Majella… Sotto a u Monforte. Vent’anni di cronaca campobassana dal palcoscenico alla radio”, quale prolusione all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2019-2020 nonché spettacolo mediante il quale si propone di riportare alla memoria un periodo particolare del vissuto collettivo quello degli anni 50’ fino al 1970 e rendere merito ai tanti personaggi che in quell’epoca hanno animato la vita sociale e culturale del Molise.
Un percorso artistico e sociale ricostruito attraverso i documenti audio e video messi a disposizione dalla Rai Molise che si è presa cura anche l’assistenza tecnica. L’appuntamento è per domani giovedì 14 novembre presso l’Auditorium ex GIL, Via Milano alle ore 17.
Il 21 febbraio del 2015 in modo asettico si diffondeva la notizia che in altro luogo che non era la Campobasso che tanto amava si era spenta Mariapia Sandomenico eccellente interprete del personaggio creato da Turillo Tucci, quella “Cenza pezza nera” che in modo critico impersonava l’anima popolare di questa nostra città.
A distanza di quasi cinque anni da quella data si è concretizzato il desiderio accarezzato da molti amici di creare un’occasione utile per ricordare Mariapia Sandomenico che attraverso la peculiarità delle sue interpretazioni così cariche di forza attrattiva e, dall’indiscutibile possesso del vernacolo, hanno fatto di lei l’interprete eccellente, vivace,intelligente, rispettosa della lingua dei padri, così straordinariamente unica nel trasmettere emozioni meritevole di ricevere ancora una volta l’applauso del suo pubblico.
Aveva solo sette anni quando è salita per la prima su un palcoscenico ed ha subito compreso che quella era la sua strada, un percorso ardito soprattutto per una ragazza del secolo scorso, un cammino irto di complicatezze che Mariapia Sandomenico ha percorso con stile ed eleganza.
Attorno a lei si stagliano altrettante figure di rilievo da Venanzio Vigliardi da lei considerato “il Maestro”, al musicista Lino Tabasso, all’amico e partner Salvatore Salottolo, Tonino Armagno e molti atri ancora.
Il ricordo di un’artista così carica di umanità appartiene all’intera città e questo spettacolo vuole essere l’occasione per farle sentire l’affetto e la riconoscenza per quanto di gradevole e magico ha saputo darci.