Si è svolta presso lo stabilimento della COLACEM di Sesto Campano un’assemblea dei lavoratori alla quale ha partecipato il Segretario Nazionale della Feneal UIL, Fabrizio Pascucci, il leader della FENEAL ha affermato che “Viviamo in una fase particolarmente difficile per la nostra categoria. Una categoria che sta collassando letteralmente nell’indifferenza della politica e che ha registrato una perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro ed una diminuzione di investimenti incredibile.
Oggi più che mai i lavoratori hanno bisogno di fatti concreti e tangibili che portino ad un percorso nuovo e virtuoso che tenga conto delle enormi difficoltà di questi ultimi anni e del duro prezzo che hanno pagato specialmente le Regioni meridionali.
E’ necessaria di una nuova politica industriale che fonda le proprie basi su risorse certe e soprattutto realmente disponibili, ripartendo dai cantieri, dal rinnovo del contratto nazionale di categoria e dal sostegno al comparto, in special modo nel settore cementizio considerata una riduzione di circa il 50% degli ordinativi e dei fatturati.
Basta corruzione negli appalti e burocrazia asfissiante per le imprese, ha aggiunto Pascucci, che ha concluso “C’è bisogno di altro e ce n’è bisogno presto”.
Il Segretario regionale della categoria, Roberto D’Aloia, invece, entrando nelle vicende molisane ha sottolineato che “Questa volta siamo d’accordo con le imprese. Non possiamo restare indifferenti, infatti, al grido di allarme lanciato dai rappresentante dell’Acem e dell’Aniem , che continuano a lamentare un ritardo spaventoso nel pagamento a favore delle aziende che hanno svolto lavori pubblici, ormai mesi e mesi fa, ma che ancora non vedono corrisposto il compenso appaltato.
Dunque, come rappresentanti dei lavoratori, non possiamo restare impassibili dinanzi a tale emergenza, considerato che a rischiare per primi sono gli stessi dipendenti delle aziende che ormai non riescono più neppure a sopravvivere.
L’auspicio comune è che la Regione individui un metodo che riesca a svincolare i pagamenti alle imprese, differendoli dalle procedure che altrimenti li vedrebbero bloccati ancora per mesi.
Difatti, quelle somme sono impegnate da tempo e potrebbero essere liquidate grazie ad uno sforzo amministrativo, anche in pochi giorni.
Ci auguriamo, ha concluso D’Aloia, che l’Assessore regionale ai lavori pubblici, il Consigliere Delegato alla Protezione civile e lo stesso Presidente della Regione si attivino ad horas affinché un minimo riscontro alle richieste delle imprese venga dato.
Se ciò non dovesse accadere, le previsioni di collasso imminente si concretizzerebbero, con una conseguente emorragia occupazionale, dove la Regione Molise sarà responsabile di un nuovo disastro economico e sociale che si poteva evitare.”