Trecento bovini, un buon numero di mandriani e tanta gente al seguito, compresi fotografi e giornalisti. E’ partita la Transumanza 2015. Ieri pomeriggio dalla masseria pugliese della famiglia Colantuono, a San Marco in Lamis, la carovana ha preso il passo, lento ma fermo, verso il lungo viaggio: 180 km distribuiti su quattro giorni da trascorrere esclusivamente sui tratturi pugliesi e molisani. Si tratta dell’unica transumanza di tipo orizzontale ancora attiva in Italia, praticata così come per secoli hanno fatto i pastori del Centro Sud.
Dopo la sosta in nottata a San Paolo di Civitate, presso la chiesetta della Madonna del Ponte, sulle rive del Fortore attraversato il territorio di Serracapriola, sul tratturo L’Aquila-Foggia, il ‘gruppone’ entrerà Molise, in cammino fino a Santa Croce di Magliano dove è prevista la seconda sosta notturna. Quella di oggi, martedì 26 maggio, sarà una giornata vissuta intensamente a Santa Croce, nel segno della transumanza, aspettando l’arrivo di bestiame e mandriani. In mattinata, alle 11, nell’Aula magna del liceo scientifico ‘Raffaele Capriglione’ è in programma un incontro formativo con gli studenti. Presenti Nicola Di Niro, responsabile del progetto di cooperazione transnazionale dal titolo ‘Vie e Civiltà della Transumanza Patrimonio dell’Umanità’, il sindaco di Santa Croce, Donato D’Ambrosio, l’assessore alla Cultura Nicolangelo Licursi e il Consigliere delegato alle Politiche giovanili, Anna Petruccelli. Si parlerà del progetto che, a grandi passi, sta portando i tratturi nell’orbita dell’Unesco, ma anche di economia e turismo, di prospettive dell’area, soprattutto delle attività potenziali di transizione scuola-lavoro, sempre collegate a tratturi e transumanza, con particolare attenzione a zootecnia e prodotti tipici. A proposito di piatti della tradizione, la cittadinanza locale offrirà il meglio del proprio patrimonio enogastronomico agropastorale. La carovana arriverà in paese dopo le 18. Bovini e mandriani sfileranno nella parte alta del paese, la zona del Casale e si fermeranno al Belvedere. Il tempo di sistemare i bovini e di incontrarsi, e il cibo della tradizione contadina, quella di cui da centinaia di anni la transumanza è custode del tramando, sarà servito in tavola. Torcinelli, pancotto e fave da gustare, nel cuore di un’accoglienza festosa, tra musica popolare e sapori, quelli del tratturo, che presto varcheranno anche le porte di Expo 2015.
Mercoledì mattina alle 6 la partenza da Santa Croce. Il viaggio proseguirà secondo la formula cara ai pastori e trasposta in una visione onnicomprensiva in cui il turismo lento è la chiave di volta di un’esperienza totalizzante. Questo il programma: passaggio nei comuni di Bonefro, San Giuliano di Puglia, Sant’Elia a Pianisi, Ripabottoni, Monacilioni. Camminando sul braccio Centocelle-Cortile si proseguirà per Campolieto, Matrice, Campobasso e Ripalimosani. Sosta notturna al Santuario della Madonna della neve in località “Quercigliole”.