“Apprendiamo con sorpresa che il Governo delle larghe intese ha approvato, nella seduta di mercoledì in Senato, un emendamento alla Legge di Stabilità che favorisce il gioco d’azzardo e riduce i trasferimenti alle Regioni che combattono con decisione il fenomeno della ludopatia”. Il Capogruppo dell’Italia dei Valori a Palazzo Moffa, Carmelo Parpiglia e il Segretario regionale del Partito, Cristiano Di Pietro, primi firmatari di una Proposta di Legge per la limitazione del gioco patologico, non usano mezzi termini e denunciano per l’ennesima volta “l’ambiguità di una Stato biscazziere che fa cassa sulla pelle dei cittadini, favorendo le lobby dell’azzardo e minacciando le Regioni, come il Molise, che stanno affrontando il dramma socio-economico dei ludopatici.
Quanto sta accadendo è assurdo – commentano Parpiglia e Di Pietro in una nota congiunta – perché lo Stato abiura in nome di un principio puramente economico. Si tratta di un ricatto alle Regioni, affinché non intervengano sulla materia. Un affronto che è anche un’abiura all’illegalità e all’interesse di pochi. Noi dell’Italia dei Valori non accetteremo mai che i cittadini vengano calpestati e che un’attività illegale e dannosa, diventi conforme alla Legge solo perché apporta benefici alle finanze pubbliche”.
Carmelo Parpiglia e Cristiano Di Pietro ricordano poi che “non è il primo assist del Governo alle lobby del gioco. Già in passato, l’Esecutivo guidato da Enrico Letta aveva ridotto la multa di 2,5 miliardi di euro a dieci concessionarie di slot machine che eludevano i controlli sulla giocate, non collegando gli apparecchi alla rete dei Monopoli ed evadendo così le tasse. Insomma, le accuse di danno erariale vengono mosse alle Regioni e non ad evasori conclamati, punendo ancora una volta i cittadini onesti, già tartassati, mentre si continua a ignorare il grido di allarme di tante famiglie risucchiate dal vortice del gioco”.
Infine, come annunciato dal Segretario nazionale dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina, “a gennaio presenteremo in Parlamento un Proposta di Legge d’iniziativa popolare e invitiamo tutti – concludono gli amministratori molisani – a firmare per sostenere una norma che tutela i deboli contro l’arroganza del potere”.