Ritengo mio dovere istituzionale rilanciare alla rappresentanza amministrativa comunale, provinciale, regionale e parlamentare il grido di dolore del responsabile della Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Campobasso – Bojano che da quattro decenni segue la Parrocchia più grande del Molise con attenzione e moderazione. Parole dure come pietre scagliate con violenza contro la classe politica nel giorno della Santa Pasqua in una chiesa gremita in cui c’era un silenzio surreale interrotto solo dal pianto dei bimbi in attesa del battesimo. Mai avevo ascoltato toni così aspri nella Parrocchia di San Giuseppe Artigiano nemmeno quando fallì il Pastificio La Molisana e proprio in quella chiesa organizzammo l’incontro tra Guglielmo Epifani ed i lavoratori, e men che meno avevo sentito tale asprezza in occasione dei molteplici arresti di diversi amministratori regionali e locali a cavallo tra gli anni ottanta e novanta.
A maggior ragione sussiste la necessità di non far cadere nel vuoto quella richiesta di ascolto e mobilitarsi a tutti i livelli per intensificare gli sforzi a tutela di chi ha bisogno di assistenza, di cure, di attenzione e di lavoro. Oggi nel quartiere il Pastificio La Molisana è tornato ad essere uno dei più importanti d’Italia, il Poliambulatorio ha aumentato i servizi, c’è una nuova scuola appena entrata in funzione e gli artigiani non riescono a trovare apprendisti, ma non per questo ci si può fermare. Al contrario è indispensabile adottare misure straordinarie aggiuntive alle 710 borse lavoro per i soggetti svantaggiati e alle 98 borse lavoro per ex-detenuti e tossicodipendenti, andare oltre i 1500 giovani avviati a tirocinio e servizio civile, e incrementare ancora di più gli anziani presi in carico e assistiti con 6,5 milioni di fondi straordinari per l’assistenza domiciliare integrata per i non autosufficienti.
Si apra un dialogo nelle istituzioni e con la Pastorale Sociale e del Lavoro per acquisire contributi, idee e proposte capaci di migliorare la qualità delle misure attivate nel contesto dato. Dall’emergenza sociale si esce tutti insieme e con l’aiuto di ciascuno.
Michele Petraroia