In seguito ai Consigli Regionali del Molise, tenutisi in modo monotematico in data
24/02/2020 e del 28/02/2020 con mozione trasmessa al Presidente del Consiglio
Regionale, al Presidente della Giunta Regionale ed all’Assessore all’Ambiente della
Regione Molise, è emersa la chiara manifestazione di contrasto tra quanto valutato
dai preposti organi tecnici, nazionali e regionali e le approssimative scelte politiche,
in merito alla perimetrazione del nascente Parco Nazionale del Matese.
La mozione bipartisan ha chiaramente messo in crisi le decisioni politiche, emerse
da criteri non tecnici e diversi dalle finalità della norma istitutiva delle Aree Naturali
Protette (Legge 394/91) ma proiettati ad approssimative valutazioni dettate da
logiche, verosimilmente slegate da meri criteri amministrativi.
L’attenzione della società civile e degli stakeholder del nascente Parco, in primis le
tante Associazioni (non solo ambientaliste) riunite nella “Consulta del Matese”, ha
dato ragione alla motivazione di creare sinergie efficaci. Una strategia comune ed
univoca che continuerà, interfacciandosi con tutte le forze politiche, di entrambi le
Regioni amministrative interessate dal processo costitutivo, vigilando sulla puntuale
applicazione della norma e del disegno della perimetrazione, della zonazione e del
collegato Disciplinare che l’ISPRA ed il Ministero dovranno tradurre nel documento
definitivo.
L’attenzione delle Associazioni della Consulta del Matese, su iniziative singole e
sinergiche, sarà continuo anche nelle azioni propositive, soprattutto in previsione
della rivisitazione e redazione di un nuovo documento ufficiale della Regione Molise.
Altrettanto le Associazioni continueranno ad essere attive nel sollecitare la Regione
Campania, ad oggi latitante e ingiustificatamente distratta dal prossimo
appuntamento elettorale regionale.
Il supporto delle Associazioni della Consulta del Matese sarà immutato, purché le
finalità della norma quadro sia rispettata integralmente, anche col supporto delle
professionalità qualificate.
In definitiva le Associazioni confermano quanto già ribadito in precedenti
comunicati, riassunti nei seguenti punti:
➢ la Perimetrazione del Parco Nazionale del Matese deve:
• basarsi sulle “valenze ambientali” già tracciate da ISPRA e presentate dal
MATTM alle Comunità, con integrazioni/correzioni che tengano conto delle
intime necessità di talune aree.
• evitare tutte le aree condizionanti e detrattive nei confronti di un’Area
Naturale Protetta ma includendo assolutamente le aree da rinaturalizzare
in corso di sviluppo, deturpate dall’intervento antropico ma comunque di
enorme valore naturalistico, culturale e socio-economico.
• Tener conto, per le linee di confine, ogni elemento inequivocabile quale
importanti corsi d’acqua o vie di comunicazione e non linee tracciate a
convenienza dell’uno o dell’altro singolo (o lobbistico) “portatore di
interesse”.
➢ La “zonizzazione” deve derivare innanzitutto dall’esigenza delle valenze
naturalistiche ma tenendo fortemente conto delle esigenze tradizionali delle
popolazioni indigene, basandosi esclusivamente sulle attività economiche e
sociali “sostenibili” per tali aree.
➢ Le “norme provvisorie di salvaguardia” devono essere supportate da
“regolamenti” specifici per le attività da svolgersi, in rapporto a quanto
previsto dall’art.11 della L. 394/1991.