Riportiamo il testo della missiva che il sindacato Filt Cgil ha inoltrato all’Assessore regionale dei trasporti Pierpaolo Nagni.
Egregio Assessore,
le emittenti televisive ed i giornali locali hanno dato ampio spazio alla protesta degli autisti della Azienda ATM, che noi riteniamo assolutamente legittima per le argomentazioni poste a suo presupposto ed anche molto civile, nonostante la palpabile tensione dovuta al disagio provocato da un periodo troppo lungo di mancanza del “salario”.
Vogliamo ribadire, e lo facciamo senza principiare sterili polemiche, che qualunque lavoratore dipendente, operatore di esercizio o amministrativo, ha il Diritto di vivere la sua quotidianità, in uno stato d’animo diverso dall’attuale. Di riflesso, tutti gli operatori del sociale ed Organi amministrativi, per superare criticità congiunturali, hanno il dovere di intervenire con gli strumenti più idonei e con capacità di interlocuzione e di relazione, tra essi e con i soggetti che di tutela mostrano di avere maggiore necessità.
Quindi sentiamo parlare, con discutibile entusiasmo, di dieci giorni per il pagamento delle mensilità arretrate; intanto rispetto a questa tempistica indicata, ancora una volta dobbiamo esternare le nostre perplessità in ordine alla lunghezza del periodo, che si aggiunge ad altri quattro mesi, ed ancora chiedendo, come mai si sia trovata la soluzione solo oggi, benchè le mensilità arretrate siano, appunto, quattro. Promettiamo di contare i dieci giorni previsti, ed alla scadenza ricorderemo pubblicamente ogni giornata in più rispetto a quelle preventivate, se la stampa si renderà disponibile a ciò.
E se, come ci auguriamo, e come lei ha promesso, dovessero arrivare le risorse nei prossimi giorni, per il futuro si dovrà evitare di differire ancora il pagamento delle mensilità, attraverso la consapevolezza di dover liberare anche risorse regionali e attraverso un impegno solenne delle Imprese, da ottenere con un continuo confronto con esse e con le OO.SS. Confederali, trattandosi di specifiche questioni finanziarie. Se cosi non dovesse essere, non volendo apparire facili profeti, per i dipendenti sarà un’altra estate ed un altro autunno di disperazione.
Tutti gli amici e compagni, dipendenti dell’ATM e delle altre Aziende del TPL extraurbano ed urbano,( ricordando la vertenza GTM), chiedono semplicemente di vivere una ordinaria serenità, data dalla garanzia e dalla continuità del “salario”, mese dopo mese, perché è un loro Diritto e perché riguarda la loro dignità di uomini e donne ed è già da troppo tempo che, pur non dovendo attribuire loro alcuna responsabilità di cattiva gestione o di incerta programmazione, si ritrovano a dover reclamare anche ad alta voce, ciò che dovrebbe, naturalmente, essere loro riconosciuto.