Il coordinatore della Gilda Molise risponde al sottosegretario Davide Faraone
“Lo sciopero degli scrutini, quale estrema forma di protesta cui saremo costretti a ricorrere se da parte del governo non ci saranno aperture sui nodi cruciali del ddl, rappresenterebbe un sacrificio per gli insegnanti che rinuncerebbero a giorni di stipendio. E non sono di certo i sindacati a fomentare la protesta dei docenti che chiedono a gran voce di bloccare gli scrutini.Il mondo della scuola sta diventando una polveriera e le organizzazioni sindacali fanno grande fatica a contenere la rabbia dei docenti, come dimostra il moltiplicarsi delle forme di protesta organizzate spontaneamente da un categoria ormai esasperata”. E’ quanto afferma Michele Paduano, coordinatore regionale della Gilda degli Insegnanti, commentando le bordate lanciate contro i sindacati dal sottosegretario alla Pubblica Istruzione Davide Faraone.
“Facciamo inoltre notare a Faraone – puntualizza Paduano – che lo scorso 5 maggio la percentuale di studenti scesi in piazza era molto elevata, segno evidente che questa riforma non incassa quel consenso di cui Renzi era convinto. Se il gioco in atto è quello di dividere famiglie e studenti dai docenti e di spaccare il mondo della scuola – conclude il coordinatore della Gilda – suggeriamo al governo di non sprecare inutilmente tempo ed energie“.