Corrono voci e anticipazioni, sempre più insistenti, circa l’intenzione del Governo di varare un corposo decreto legge, nel Consiglio dei Ministri di imminente pubblicazione, con il quale non solo si provvederebbe alla stabilizzazione dei docenti precari, privandoli peraltro del diritto contrattuale al riconoscimento dei servizi già prestati, ma si interverrebbe sullo stato giuridico e contrattuale degli insegnanti e sull’amministrazione delle scuole”. Con queste parole Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, aveva esordito dopo la bozza e le notizie inerenti le intenzioni del governo Renzi. E così la conseguenza altro non poteva essere che lanciarsi in una forma di protesta civile e di mobilitazione nazionale, a partire dai coordinatori regionali. A tal riguardo, dal Molise, il presidente Michele Paduano nel raccogliere il monito aveva lanciato un appello accorato al Capo dello stato: “Diramo, a nome dei docenti italiani, un accorato appello al presidente della Repubblica, per un suo autorevole e urgente intervento che eviti questo atto di prepotenza sugli insegnanti e sulle istituzioni parlamentari. Inoltre – conclude il coordinatore molisano della Gilda – esorto tutti gli insegnanti a mobilitarsi, rivolgendosi direttamente al Presidente con una nota predisposta dal sindacato. Da Roma invece mi pare di notare che la bussola del decreto si sia orientata verso assunzioni a partire da settembre, in barba quindi alle promesse fatte alla categoria. Quindi tempi incerti, decreto incerto, conversione del decreto dal Parlamento anche e i precari si scatenato su internet. Come sindacato restiamo in guardia per decidere immediate iniziative”.
PADUANO (GILDA): SUL DECRETO LA BUONA SCUOLA, ANCORA PRESE IN GIRO”
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