Presenza di specialità cliniche dedicate alle principali patologie di interesse femminile e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici: sono questi i criteri di valutazione che consentono agli ospedali di ottenere uno, due o tre “Bollini Rosa”, il riconoscimento che l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da) attribuisce alle strutture attente alla salute femminile. Quest’anno sono 230 gli ospedali premiati, di cui 65 con il massimo riconoscimento: 3 bollini. Già da anni l’IRCCS Neuromed era nel network degli Ospedali a misura di donna con due bollini ed oggi, nel corso della premiazione svoltasi presso la sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha conquistato il terzo bollino, il massimo punteggio possibile.
“Un riconoscimento che gratifica l’operato quotidiano dei sanitari e del personale amministrativo, che dedicano sempre grande attenzione alla medicina di genere e a tutti i bisogni del paziente, non solo quelli strettamente clinici e assistenziali” ha dichiarato Edoardo Romoli, Direttore Sanitario dell’Istituto Neuromed. Tra le novità di questa edizione, contribuenti alla valutazione per l’ottenimento dei bollini, la Neurologia è stata integrata con una sezione dedicata alla Sclerosi Multipla, patologia cronica ad elevato impatto invalidante tipicamente declinata al femminile e di cui l’IRCCS Neuromed si occupa da anni anche attraverso un Centro dedicato ad alta specializzazione.Nel sito www.bollinirosa.it, riservato all’iniziativa e alle attività correlate, sono consultabili le schede di tutti gli ospedali premiati con i relativi servizi, suddivisi per regione, e con la possibilità per l’utenza di esprimere il proprio parere sulla base dell’esperienza personale. Grazie ad un accordo con Federfarma, anche quest’anno le 17 mila farmacie italiane aiuteranno la popolazione femminile a trovare “l’ospedale amico delle donne” più vicino a loro.
“Con 230 ospedali premiati, di cui 65 con il massimo punteggio possibile – spiega la Presidente di O.N.Da, Francesca Merzagora – possiamo dire di aver raggiunto qualche risultato interessante: da un lato, aver creato un oggettivo ed utile strumento di valutazione di strutture ospedaliere con reparti e servizi a ‘misura di donna’, dall’altro aver avviato e perseguito negli anni un costante processo di sensibilizzazione della sanità italiana al genere femminile nel suo complesso: servizi, attenzioni, cure, aiuto, rispetto. Il riscontro positivo da parte delle utenti e la collaborazione sinergica con le strutture ospedaliere rappresentano per O.N.Da il principale stimolo per portare avanti e continuare a migliorare il Programma Bollini Rosa, nonostante l’attuale difficile scenario della sanità italiana”. “Il Programma Bollini Rosa – afferma Alberto Costa, Direttore della Scuola Europea di Oncologia e vicepresidente di O.N.Da – unisce all’obiettivo di fornire informazioni trasparenti sulle strutture eccellenti presenti sul territorio, l’intento, come già avviene in tutto il mondo, di passare da una ‘medicina prescrittiva’, in cui è il medico a dire che cosa fare, a una ‘medicina partecipata’, in cui è la persona a decidere a chi e dove rivolgersi, esercitando il proprio diritto alla libertà di scelta e di informazione”.