La chiusura del punto nascite dell’ospedale di Termoli è una sconfitta per il Servizio Sanitario Nazionale e un grave danno per gli utenti della regione. Lo afferma il Codacons, commentando la decisione odierna del commissario alla Sanità per il Molise, Angelo Giustini.
“I residenti si troveranno privati di una servizio territoriale essenziale e dovranno rivolgersi altrove con disagi più che evidenti – spiega il presidente nazionale Codacons, Carlo Rienzi – Nelle settimane scorse avevamo denunciato la carenza di medici specie negli ospedali del sud Italia, ma né Ministero della salute né istituzioni si sono attivate per far fronte al problema, e la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi anni, con 15.000 camici bianchi che mancheranno all’appello”.
“Chiediamo quindi alla Regione Molise di attivarsi per garantire i servizi sanitari essenziali ai cittadini, attraverso l’introduzione della possibilità di ottenere la prestazione sanitaria presso strutture private non accreditate a fronte del pagamento del ticket sanitario regionale, ovvero in esenzione laddove prevista, al pari di quanto già avviene presso le strutture private accreditate o presso gli enti sanitari pubblici” – conclude Rienzi.