“Finalmente nel Movimento 5 Stelle i nodi cominciano a venire al pettine: con lo strappo consumatosi in queste ore è venuta fuori tutta l’arroganza politica di Di Maio, che insieme a pochi altri ha portato alla dissoluzione di quel patrimonio di voti e consensi del Movimento Cinque Stelle, conquistati con anni di militanza e impegno da parte di tantissimi attivisti”.
Lo afferma il senatore Fabrizio Ortis, commentando la fuga dai Cinque Stelle che ha visto protagonista il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e altri 60 parlamentari.
“Si è scelto – ha continuato il parlamentare ex M5S – di perseguire politiche filogovernative di stampo puramente democristiano, inseguendo poltrone e interessi personali. Non credo proprio che un ennesimo, nascituro partitino, nato da chi non ha più né voti, né attivisti, né mezzi economici per mettere su un nuovo soggetto politico dal nulla, come già accaduto in altri tempi in Italia con Berlusconi, possa avere qualche significato nella vita politica italiana. A mio avviso, Di Maio si sta avviando a diventare il nuovo Matteo Renzi, un politico caduto in disgrazia disperdendo milioni di consensi e privo di qualsivoglia visione politica”.
“Personalmente – ha concluso Ortis – continuo a lavorare per la mia regione. Spero nasca qualche forza politica seria, che non sia solo uno ‘zibaldone’ di delusi o di gente che non trova asilo altrove, ma che abbia una visione di lungo termine, ampia e di prospettiva, come era il Movimento Cinque Stelle all’inizio”.