Opposizione all’attacco: “Su Korai la Giunta agisce senza coinvolgimento”

Il 2 dicembre del 2014, su proposta dei sottoscritti consiglieri di Centrodestra, abbiamo discusso in aula la delicata situazione della società Korai, nata con scopi di promozione turistica e successivamente divenuta società in house providing, che ha impiegato dodici lavoratori, che oggi si ritrovano senza alcuna tutela e che da cinque anni non percepiscono retribuzione; solo una minima parte è stata recuperata grazie ai decreti ingiuntivi, e per i quali è stata sottoscritta la cassa integrazione in deroga per soli quattro mesi. I lavoratori dal canto loro non demordono e continuano a recarsi quotidianamente al lavoro”. A parlare i consiglieri Fusco, Iorio, Micone e Sabusco, i quali hanno presentato una interrogazione urgente per un intervento mirato che possa fermare l’ennesima emorragia di posti di lavoro.

Il Vicepresidente Petraroia – continua la nota – in risposta alla interrogazione del Centrodestra, affermò:“io prospetterei, visto che c’è l’Amministratore, il Dottor Nicola Pavone, potrebbe essere chiamato in audizione insieme alle organizzazioni sindacali presso la Seconda Commissione, con la presenza anche dell’Esecutivo, del nostro responsabile anche del Settore del Turismo, così che possiamo fare una verifica puntuale, però a partire dalle cose che stanno accadendo in questo periodo”.

Una proposta, una richiesta, quella avanzata dal Vicepresidente che, come minoranza, ci sembrò giusto accogliere e condividere, per aprire una discussione completa e propositiva sulla vicenda e per chiarire i molti dubbi sollevati.

Ma solo pochi giorni dopo, il 30 dicembre 2014, con Deliberazione di Giunta Regionale n. 727, è stato demandato al Presidente della Regione Molise la proposizione, in Assemblea straordinaria dei Soci, della messa in liquidazione ex art. 2484 e seguenti del codice civile della società Korai srl.

Noi rivendichiamo con forza che il problema diventi anche politico-istituzionale, e si rispetti il ruolo del Consiglio regionale; perché la decisione di incontrare al tavolo istituzionale della commissione i rappresentanti dei soggetti coinvolti nella vicenda Korai per disegnare un quadro della situazione e delineare una possibile soluzione, viene sconfessata dall’Esecutivo regionale che delibera la messa in liquidazione della stessa società, senza neanche convocare le organizzazioni sindacali? Qual è il futuro per i lavoratori, visto che nella delibera non vi è nessun cenno alla loro condizione o salvaguardia? E’ prevista una tutela della loro posizione occupazionale? Dubbi e chiarimenti che i lavoratori magari speravano di poter avere in quella commissione che poi non si è svolta.

Siamo convinti, anche in questo caso, che debbano essere assicurate le disposizione dello Statuto sui ruoli della Giunta e del Consiglio, perché la decisione sullo scioglimento di una Società in house, la quale svolge compiti di interesse pubblico, deve essere adottata non soltanto sulla base di valutazioni temporali, ma anche secondo discrezionalità politica, ponderando interessi, finalità e conseguenze che ne derivino.

Se è vero che nel caso specifico l’iniziativa legislativa spetta all’Esecutivo, quella che poi rappresenta la decisione finale spetta all’Assemblea legislativa.

Non è possibile che ancora una volta il Consiglio regionale sia escluso da questioni così importanti dalle quali dipendono i destini dei lavorati e di aspetti importanti della nostra struttura economica, non è possibile che si inviti il Consiglio ad assumere delle iniziative solo tramite una comunicazione dirigenziale.

Per tutte queste ragioni impegniamo alla Giunta a definire la situazione della Korai tramite una proposta di legge e con un intervento mirato che salvaguardi la condizione dei lavoratori e contempli una programmazione per settore strategici come quelli del turismo e della cultura, per il quale, ribadiamo, la decisione finale spetta al Consiglio regionale.

Angiolina Fusco Perrella

Michele Iorio

Salvatore Micone

Giuseppe Sabusco

 

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