Opposizione all’attacco: “Il Molise dei pochi, il Molise degli amici, dei diecimila posti di lavoro in meno e della transazione con la Fanelli

Il Molise di tutti? Il Molise del lavoro? Il Molise a misura d’uomo?
A noi questo sembra invece essere il Molise dei pochi, il Molise degli amici, il Molise dei due pesi e delle due misure, il Molise dei dieci mila posti di lavoro in meno, il Molise delle vertenze irrisolte, il Molise della disoccupazione al 17,9%, il Molise segnato da una disoccupazione giovanile sempre più preoccupante.

In questo quadro desolante l’ennesimo errore amministrativo è rappresentato dalla delibera di Giunta regionale n. 250 del 5 giugno 2015, della transazione conciliativa tra la Regione Molise e il Segretario regionale del Partito Democratico Micaela Fanelli. In pratica quando il Segretario del PD deciderà di non occuparsi più di politica, e quindi verrà meno la causa di incompatibilità derivante dal suo ruolo attuale, potrà tranquillamente rientrare a far parte del Nucleo di valutazione per gli investimenti pubblici, del quale è stato membro dal 2001 al 2011.

Abbiamo concesso l’aspettativa? E con quale norma?

È mai possibile un simile privilegio? Perché di questo si parla, di un privilegio che contrasta non solo con le difficoltà del nostro mondo del lavoro, ma anche con la sorte di tutti i collaboratori della Regione Molise che hanno visto terminare il loro contratto e che non rientreranno in alcun modo in possesso del loro posto di lavoro.

Lavoratori che, come fatto dalla Fanelli, hanno presentato ricorso presso le autorità giudiziarie per rivendicare il loro diritto al lavoro, un esempio su tutti il caso degli 84 vincitori del concorso della Protezione Civile, che dal 31 marzo 2015 hanno visto scadere il loro rapporto contrattuale, in attesa della sentenza del Tar Molise che decida il loro destino.

Anche per loro si sceglierà la strada della conciliazione, così come per tutti i lavoratori che hanno ricorsi pendenti contro l’amministrazione regionale? Non crediamo che le cose andranno in questo modo, e tutto ciò non farà altro che accrescere il malcontento nella nostra società, nei precari. L’esempio concreto è rappresentato dai collaboratori dell’assistenza tecnica POR FESR Molise 2007-2013, che hanno presentato ricorso alla Regione per la mancata prosecuzione del rapporto contrattuale e si sono visti riconosciuto solo un rimborso.

In cosa si differenzia la situazione della Fanelli rispetto alla loro? Il percorso del Segretario regionale del PD è assimilabile a quello dei collaboratori dell’assistenza tecnica, a cambiare è solo il finale. Risponde all’avviso pubblico, pubblicato sul BURM n. 21 del 16 ottobre 2001, per la selezione di n. 4 esperti, quali componenti del Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (NVVIP) della Regione Molise, quindi non risulta vincitrice di alcun concorso, entra nell’organo come da deliberazione di Giunta n. 1196/2002, vede prolungato il proprio rapporto collaborativo nel 2005 e nel 2010 (D.G.R. n. 791/2010) e resta in carico fino al 2011.

Adesso ottiene dalla Giunta Frattura la possibilità di essere reintegrata, a differenza di tutti gli altri.
“L’operazione consentirà alla Regione un notevole risparmio”; Presidente Frattura, e gli 80 mila euro annui che come da contratto spetterebbero alla Fanelli non rappresentano un ulteriore spesa di denaro pubblico? Quali altre finalità politiche si nascondono dietro questo atto, approvato da tutta la Giunta regionale, senza che nessuno abbia avuto niente da ridire?
D’altro canto anche l’Avvocatura Distrettuale dello Stato nella nota con la quale rende il proprio parere in merito alla questione ritiene che comunque l’eventuale rinnovo del contratto alla Fanelli debba scaturire da una selezione valutativa della adeguata e congrua professionalità del profilo professionale che verrebbe in evidenza.

Per di più dove sono finiti i criteri e i principi di trasparenza, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione?

Se la dott.ssa Fanelli era sicura d’essere stata vittima di una ingiustizia perché ha fatto in modo di sottrarre la causa alla decisione del Giudice? Semplicemente perché consapevole del fatto che il Tribunale non le avrebbe dato ragione e che quel posto non lo avrebbe potuto altrimenti riprendere.
D’altronde la palese infondatezza del ricorso proposto dalla Fanelli è stata anche evidenziata dalla Avvocatura dello Stato nella succitata nota del 3.4.2015 tanto che la difesa erariale ha chiaramente affermato che non temeva la spedizione della causa a sentenza, ovvero che non vi era alcuna preoccupazione circa l’esito favorevole per la Regione Molise del ricorso azionato dalla Fanelli.
Ora, quindi, non si comprende affatto come mai la Giunta regionale abbia abbandonato immotivatamente un giudizio dal quale sarebbe risultata vittoriosa e ha deliberato di ricontrattualizzare la Fanelli con ulteriore esborso di denaro pubblico sia in merito alle spese legali della procedura abbandonata sia in merito al pagamento dei futuri compensi professionale alla Fanelli verso cui la stessa Giunta si è formalmente impegnata e che, ahimè, dovranno purtroppo essere pagati gravando ancora una volta sulle tasche dei cittadini molisani.
Troppi coni d’ombra, gli ennesimi di un’amministrazione regionale che finora non è stata in grado di dare risposte certe ai problemi e alle esigenze della Regione”.

Angela Fusco Perrella, Michele Iorio, Nicola Cavaliere, Salvatore Micone, Giuseppe Sabusco

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