“L’Expo 2015 l’evento mondiale sul tema dell’alimentazione può e deve rappresentare per il Molise non soltanto una importante vetrina delle eccellenze agro alimentari che siamo in grado di produrre, ma anche oppurtunità di sviluppo economico e imprenditoriale, in grado di aprire nuovi mercati proprio per quei prodotti di cui andiamo fieri. Tra questi vi è certamente l’olio extravergine che vanta la Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.) e che assicura uno standard qualitativo elevato, dalla raccolta delle olive fino alla realizzazione del prodotto finito. Tutto questo deve rappresentare l’input per fare sempre meglio e non il pretesto per dichiarazioni a effetto che non producono risultati ma che alimentano soltanto inutili e sterili polemiche. Se, come detto, l’obiettivo della partecipazione del Molise a Expo 2015 è quello di ottenere ricadute positive per l’economia locale, è altrettanto vero che bisogna lavorare tutti perché si ottenga un unico risultato. Per farlo occorrono, in luogo di dichiarazioni poco puntuali, utili proposte che rendano la partecipazione all’Expo 2015 più proficua possibile così come è stato già fatto proprio tra Regione Molise e Associazione Città dell’Olio nel confronto dello scorso mese di dicembre sulle prospettive e criticità del settore olivicolo, in un’annata come quella del 2014 caratterizzata da una consistente riduzione della produzione, proprio in vista dell’importante appuntamento con Expo 2015 a Milano. Sono sicuro che un prodotto di nicchia come l’olio extravergine molisano non sarà dimenticato in questa grande manifestazione, anzi, esso godrà, al pari delle altre ecellenze molisane, di un posto di rilievo nella vetrina che l’evento offre alla nostra regione la quale sarà impegnata anche per raggiungere altri obiettivi importanti per la crescita economica di tutto il territorio: la promozione di attività e interventi integrati nel settore della cultura gastronomica, dell’educazione alimentare, ambientale e del turismo sostenibile.”
Olio molisano all’Expo 2015. Scarabeo, meno dichiarazioni a effetto, più proposte e collaborazione
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