Era un giovane magistrato Armando D’Alterio quando ebbe modo di conoscere Giancarlo Siani (nella foto l’automobile dove venne ucciso). Il corrispondente del Mattino ne sapeva più di lui, procuratore ancora alle prime armi, sui fatti di delinquenza locale e soprattutto sui clan criminali di Torre Annunziata, di cui Siani si occupava nei suoi articoli. Ma quando poi, a distanza di tempo dall’assassinio, toccò a lui riaprire le indagini, D’alterio lo fece abbinando il positivo, affettuoso ricordo di quel cronista alla professionalità dell’inquirente.
E forse fu proprio grazie a questa doppia motivazione che egli riuscì poi a smascherare mandanti ed esecutori dell’assassinio, fornendo le prove necessarie per farli condannare. Ma quali errori commise Siani (se li commise) e cosa deve fare il cronista per evitare guai seri sul fronte della criminalità organizzata ? Saranno queste le domande alle quali, insieme ad Armando D’Alterio, cercheremo di rispondere domani, martedì 3 giugno, alle ore 10 nell’aula Colozza di Viale Manzoni, alla presenza del Rettore Palmieri. La scelta della data di svolgimento del seminario formativo giornalistico, concordata tra il relatore e l’Ordine, non è stata casuale: il giorno successivo alla Festa della Repubblica, una giornata dunque non esattamente come le altre, una giornata che si può ancora dedicare alla riflessione. Era quel che aveva suggerito il Magistrato e che il nostro Ordine ha condiviso. Ai partecipanti verranno certificati 2 punti formativi.