Nell’imminenza dei saldi di fine stagione invernale, l’Assoconsum, presente nella Regione Molise, invita i consumatori ad uno shopping responsabile e cauto.
Tale raccomandazione trova la sua origine in un’intervista mirata del Segretario dell’Assoconsum della Regione Molise, Corrado Ientilucci e rivolta ad una storica azienda di abbigliamento maschile, fondata nel 1890 nella città di Bojano partendo da un piccolo laboratorio artigianale di sartoria per capi spalla di alta qualità, trasformandosi, poi, negli anni 50, nella vendita di abiti confezionati con linee di accessori, sport wear, cappelleria e cravatte dedicate all’uomo elegante e di classe. L’imprenditorialità tramandata di padre in figlio, la valida capacità di accettare e applicare nuove tecniche commerciali, l’onestà di vendita sono state la fortuna di questa azienda di “ lusso accessibile” che si tramanda da ben quattro generazioni e che è riuscita a crearsi un mercato di nicchia.
In un’ottica di ricerca di qualità, il segretario regionale di Assoconsum della Regione Molise chiede al titolare dell’azienda bojanese di chiarire in breve il significato in uso della pratica diffusa dello sconto “commerciale”, con l’invito a fornire dei piccoli suggerimenti da rendere ai consumatori, frutto dell’esperienza di stile acquisita in tanti anni nell’ambito della vendita al dettaglio, in ordine ai comportamenti più armoniosi e corretti da assumere prima di effettuare un acquisto scontato.
“Invitare gli appassionati dello shopping al rispetto di alcune regole chiare e semplici prima di un acquisto, di qualsiasi natura esso sia, è sicuramente il primo passo da compiere e da perseguire – riferisce il titolare della ditta – se l’intenzione è quella di agire in un’ottica di qualità, all’insegna dell’innovazione, della ricercatezza e della cura, della dedizione per l’acquirente e della cortesia reciproca.
Altra regola basilare è la prudenza: gli inganni si possono evitare solo se il consumatore riesce a mettere da parte la superficialità negli acquisti e ad azionare l’attenzione: lo shopping deve essere fatto con calma, con cognizione di causa e ad occhi aperti.
Per evitare di incorrere in uno sconto fittizio, occorre che il consumatore abbia prioritariamente provveduto al confronto del prezzo d’offerta apposto sul cartellino con il prezzo originariamente posto sul prodotto in sconto: perché questo avvenga è ovvio che occorre fare acquisti nei negozi in cui si è avuto modo di verificare i prezzi in precedenza. Occorre nello specifico constatare che sul capo in saldo siano doverosamente esposti il prezzo originale non scontato, la percentuale di sconto applicata ed il prezzo finale.
Il prezzo super scontato – aggiunge il titolare della ditta – non deve essere considerato sinonimo di prodotto imperfetto, le cui imperfezioni vengono sottaciute al cliente, perché il consumatore ha comunque diritto a ricevere la merce nella sua integrità, priva di difetti e semmai il difetto dovesse essere presente nel prodotto che si vuole acquistare, il consumatore ne deve essere comunque al corrente: si deve comunque trattare di un difetto manifesto, palese, chiaro e trasparente, perché la scelta finale se acquistare un prodotto difettoso a prezzo scontatissimo spetta sempre e comunque al cliente finale.
L’obiettivo di un’azienda non può essere solo il profitto, il business aziendale: la vendita deve essere concepita come qualcosa che va ben oltre lo scambio veloce prodotto/denaro: la vendita è molto di più: è relazione, e come tale va coltivata ‘step by step’, mediante un lavoro costante, fatto di verifiche, assistenze, interazioni e messe a punto, con un obiettivo finale ben preciso: il perseguimento della massima soddisfazione del cliente. Nella maggior parte dei casi, infatti, un alto grado di soddisfazione della clientela si traduce inevitabilmente in fedeltà che poi nel tempo premia l’azienda che è stata in grado, con il contatto umano, a consentire ai propri cliente di confermare un rapporto di fiducia costruito negli anni.
L’ascolto delle esigenze del consumatore, del bisogno dell’acquirente, la comprensione della sua singolarità, delle sue esigenze e nello stesso tempo lo sforzo di pensare agli strumenti da utilizzare per la totale soddisfazione del consumatore devono considerarsi quali aspetti principali, fattori integranti di un’azienda commerciale che ha scelto di operare sul territorio con professionalità, esercitando un’attività di vendita in modo sistematico e non sporadico.
Occorre a tal proposito ricordare che un elevato grado di soddisfazione del cliente giunge puntuale solo quando si riesce a conoscere a fondo gli aspetti e gli elementi che sono in grado di appagare il cliente stesso.
Per questo diventa fondamentale la messa a punto di una comunicazione diretta ed efficace con il cliente, trasparente, adeguata, semplice e facilmente comprensibile alla gente comune.
Solo agendo in questi termini può crearsi quel clima di fiducia, ingrediente indispensabile per effettuare un buon acquisto, per essere sicuri che non stiamo incorrendo in sconti fittizi e/o inganni: èd è proprio quel clima di fiducia che riesce a reggere lo sforzo competitivo e a resistere anche in questo periodo di crisi che tutto consuma e tutto svilisce.
Infine – conclude il titolare dell’azienda matesina – la pratica dello sconto “commerciale” deve essere vista come un momento di confronto fra i due protagonisti del mercato comune, di scambio importante, vantaggioso per entrambi gli ‘attori della compravendita’, una pratica nata con l’obiettivo specifico di spingere l’acquirente a compiere scelte più convenienti (quest’ultimo, infatti, a seguito della riduzione del prezzo si sente premiato per il risparmio goduto e nello stesso tempo si sente anche indotto all’acquisto di una maggiore quantità di beni) e di garantire all’imprenditore un benefit, in quanto, dall’applicazione della riduzione del prezzo, è riuscito ad evitare la giacenza di magazzino, godendo, in tal modo, della possibilità di scrollarsi, a seguito dell’alleggerimento dello sconto praticato, del peso di una merce che, restando invenduta, rischierebbe con il tempo di diventare desueta, permettendo così all’azienda di rinnovarsi con nuovi acquisti, di proporre al consumatore prodotti sempre competitivi, di poter mantenere alta la soddisfazione del cliente che non bisogna mai dimenticare di corteggiare e soddisfare”.