Il dato emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione dell’Obesity day 2016 dedicato al problema del sovrappeso e dell’obesità che ricorre in tutto il mondo il 10 Ottobre. Nello specifico in Molise gli “oversize” di sesso maschile raggiungono il 64,8%, seguiti dagli uomini della Campania (61,6%), Sicilia (60,6%) e Puglia (59,1%). Per quanto riguarda le donne, invece, il “primato” va alla Basilicata con il 46,5%, seguita dalla Puglia (44,1%), Campania (43,7%), e Molise (43,4 per cento). Sul versante opposto i cittadini più in forma, evidenzia l’indagine Coldiretti, si trovano in Trentino-Alto Adige, in Valle d’Aosta, in Piemonte e in Lombardia.
Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe, “il 25% degli italiani, nell’ultimo anno, ha seguito una dieta dimagrante mentre un sostanzioso 14% ha cambiato il proprio regime alimentare a causa di una patologia come diabete, pressione alta, colesterolo o celiachia. Una esigenza determinata dalla presenza in Italia di quasi 6 milioni di obesi e di 21 milioni in sovrappeso (21 milioni), poco meno del 60% del totale della popolazione”.
“Negli ultimi anni – osserva la Coldiretti – si è registrata, tuttavia, una tendenza verso il miglioramento degli stili alimentari, che passa attraverso la riscoperta della dieta mediterranea. Nel 2015 si è avuta una svolta, con un aumento degli acquisti che va dal +5% per il pesce al +19% per l’olio di oliva ma è cresciuta anche la spesa per la frutta (+5%), per gli ortaggi freschi (+3%) e per la pasta secca (+1%). Una storica inversione di tendenza – evidenzia la maggiore associazione professionale agricola nazionale e regionale – che ha fatto registrare un boom nel 2016 con i consumi di frutta e verdura che hanno raggiunto il massimo dell’ultimo quadriennio, per effetto di un aumento annuale medio di 3 chili di frutta e verdura per persona. Il risultato è che quest’anno il consumo pro capite di frutta e verdura sfiorerà i 320 chili a testa”.
“E’ indiscussa – commentano il direttore e il presidente della Coldiretti Molise, Saverio Viola e Tommaso Giagnacovo – la salubrità della dieta mediterranea che, fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino, consumati a tavola in pasti regolari, permette di tenere il peso sotto controllo e ha consentito agli italiani di conquistare il record nella longevità”. “All’interno dell’Ue, infatti – concluse la Coldiretti – l’Italia si colloca al primo posto con un’età media di 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2 anni. Un ruolo importante per la salute – conclude la Coldiretti – riconosciuto anche con l’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco, avvenuto oltre 5 anni fa, il 16 novembre 2010”.