E’ in corso di discussione il nuovo Regolamento Europeo sul sistema dei controlli a modifica del Reg. UE 1224/2009.
Importanti sono le azioni che vengono proposte con l’obiettivo della Politica Comune della Pesca (PCP) di garantire l’ecosostenibilità a lungo termine delle attività di pesca e acquacoltura, scopo che viene condiviso in primis dai pescatori ed armatori che del rispetto del mare ne fanno un caposaldo fondamentale per la loro attività lavorativa e di vita.
Federpesca, già da tempo, ha espresso il proprio contributo avanzando proposte a tutela sia della risorsa ittica sia delle imprese di pesca, attraverso un manifesto che elencava punti da condividere e quelli a cui opporsi fermamente perché regolamentare non può significare scoraggiare l’attività di pesca.
Tra le misure da portare avanti con decisione elenchiamo: il riconoscimento delle specificità del Mediterraneo; una maggior forza alle nostre decisioni nazionali che troppo spesso devono “adeguarsi” a altre realtà; distinguere le sanzioni in una apposita griglia il cui grado va dal lieve al grave e che introduca anche un sistema di premialità per imprese virtuose.
Questo perché è interesse in primis degli armatori italiani quello di valorizzare il proprio prodotto esaltandone le peculiarità e qualità oltre che promuovere la propria attività di pesca che viene svolta nel pieno rispetto delle regole.
Tra le questioni a cui opporsi fermamente vi sono:
- ulteriori costi a carico delle imprese per la pesatura a terra;
- un sistema di assegnazione di punti in licenza doppio per comandate e armatore
- l’opposizione alle telecamere a bordo dato che la pesca è un’attività produttiva, non presuntamente illegale
In conclusione Federpesca Molise invita tutti gli operatori del sistema ittico, soprattutto i rappresentanti di categoria, a prendere coscienza del problema e di affrontarlo in modo costruttivo negli appositi tavoli di lavoro ma senza lasciar spazio a inutili strumentalizzazioni.
A tal proposito ci si dissocia completamente dagli ultimi attacchi avanzati all’autorità marittima accusata di “controlli ripetuti e stringenti con sanzioni gravissime”. Non è attaccando chi svolge il proprio lavoro di controllo che si aiutano le attività di pesca ad uscire dalla crisi. Infine si coglie l’occasione invece per ringraziare la Capitaneria di Porto di Termoli per il lavoro portato avanti anche nel difficile periodo del “Lockdown” in cui l’attività di pesca non si è fermata garantendo, con non poche difficoltà, l’approvvigionamento di pesce fresco alla collettività molisana.