Novanta milioni al Molise, semprechè non saranno considerati aiuti di Stato ad Imprese private e quindi non erogabili, arriveranno attraverso il Fondo di Coesione e Sviluppo, per ripianare le residue compensazioni del Contratto di Servizio tra Regione e Trenitalia. E’ di per sé una buona notizia, e non abbiamo nessuna velleità di entrare nel merito della vicenda, ma solo considerare la citata disponibilità finanziaria e l’ambizioso Piano industriale decennale presentato solo pochi giorni fa dal Gruppo Ferrovie dello Stato, per auspicare un programma di investimenti che riguardi la nostra Regione, ad oggi trascurata dagli impegni economici-finanziari dell’ Impresa ferroviaria, proprio a causa del pesante debito accumulato dalla Regione nei suoi confronti.
Con la migliorata situazione, vorremmo non più assistere a pretestuose chiusure della linea Termoli-Campobasso e vedremmo finalmente scongiurata la definitiva chiusura della linea Campobasso- Benevento, argomento valido e suggestivo, ripreso autorevolmente dalla Commissione Trasporti del Consiglio Regionale, per congiungere il Molise alla più incisiva opera infrastrutturale del Sud, la costruzione della linea Alta Velocità-Alta Capacità Bari-Caserta- Roma.
Sempre dalla Stampa apprendiamo che la Soc. Italferr sta predisponendo il Piano di Utilizzo dei Materiali per i lavori di raddoppio della tratta Termoli Lesina della linea ferroviaria Adriatica; come dire che tra tante difficoltà operative, anche quel progetto avanza. Un altro tassello teso all’adeguamento della nostra rete infrastrutturale, che seppur potendo non ipotizzare forti accelerazioni nella sua definitiva realizzazione, permetterà alla nostra Regione di colmare, parzialmente, le differenze di dotazione con altre Regioni italiane. Esattamente quello che CGIL Abruzzo e CGIL Molise hanno portato alla attenzione degli Amministratori delle due Regioni ed ai Parlamentari, solo pochi giorni fa, attraverso un convegno tenuto a Vasto.
Distinti saluti
Giorgio Simonetti – Filt Cgil