Per effetto della nuova classificazione dei rifiuti, in vigore dal 18 febbraio 2015, i residui di costruzioni e demolizioni dovranno essere trattati come sostanze pericolose e smaltiti come tali. Sul delicatissimo argomento, si è svolto ieri mattina presso la sede dell’ACEM un vertice al quale hanno preso parte le massime Autorità competenti in materia, ovvero il Comando Regionale del Molise del Corpo Forestale dello Stato, l’Assessorato all’Ambiente della provincia di Campobasso, l’Albo Gestori Ambientali della Camera di Commercio di Campobasso e professionisti del settore oltre a numerose imprese edili.
Dall’incontro è scaturito che non sussistono più le condizioni per cui un chimico professionista possa esprimere un giudizio in “scienza e conoscenza” circa la pericolosità/non pericolosità di un rifiuto sulla base della forza probante dei dati, senza rischiare di incorrere in una violazione della norma nazionale, visti i profili di incertezza applicativi che dalla stessa discendono, in quanto essa contiene il riferimento a composti peggiori e/o caratteristiche di pericolo, ad oggi non determinabili per assenza di criteri scientifici univoci, con la conseguenza che tutti i rifiuti diventano “pericolosi”. Alla luce di quanto dibattuto, appare serio il rischio imminente di un blocco dei cantieri per non incorrere in sanzioni penali, con il paradosso che i centri di raccolta si vedono costretti a non poter più ricevere gli stessi rifiuti che il 17 febbraio (giorno prima dell’entrata in vigore della suddetta norma) erano non pericolosi. Secondo quanto evidenziato dalle imprese presenti, numerosi appalti affidati a fine anno potrebbero formare oggetto di riserve per gli incrementi di costi che le nuove norme comportano.
All’esito dell’incontro di ieri mattina, l’ACEM si è rivolta all’Associazione nazionale di appartenenza ANIEM, chiedendo un incontro con il Ministro dell’Ambiente per la sospensione delle nuove disposizioni fino all’entrata in vigore delle norme europee, prevista per il prossimo 1° giugno.
Norma sui rifiuti da demolizione e costruzione, Acem: si rischia il blocco dei cantieri
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