Non il bilancio migliore, ma il bilancio possibile. Ora le riforme per tagliare la spesa e investire sul futuro

assessore petraroiaCon l’approvazione del Rendiconto 2012, della legge finanziaria 2014 e del Bilancio di Previsione, la Regione Molise prova a rimettersi a passo, recuperando una situazione emergenziale sul piano del dissesto contabile e del mancato rispetto delle regole che avevano indotto la Corte Costituzionale a bocciare le ultime due leggi regionali in materia spingendo la Corte dei Conti a rilevare ritardi, omissioni ed errori. Una gestione disastrosa sui residui attivi contestati per 1,2 miliardi di euro, un debito di 334 milioni solo sulla sanità, un debito per titoli a rischio o derivati finanziari per altre centinaia di milioni con esposizioni non iscritte a Bilancio come la fidejussione di 12 milioni per l’operazione Ittierre Spa e tante altre similari.

In un contesto simile gli Ispettori del MEF – Ragioneria Generale dello Stato dopo mesi di controlli avevano certificato una situazione fuori norma per la Regione e per il Sistema che ruota intorno alla Regione Molise con società in house, enti, consorzi, agenzie, istituti e società partecipate. Mancato ricorso al controllo di gestione interno, assenza di verifiche di risultato, omessa dismissione delle partecipazioni societarie vietate da regolamenti europei e disposizioni nazionali, assunzioni effettuate al di fuori di procedure di selezione pubblica salvo rare eccezioni, spesa fuori controllo e pratiche desuete nell’amministrazione delle istituzioni. Con un carico simile era matematicamente impossibile predisporre una manovra finanziaria per il 2014 in linea con il programma della coalizione per puntare ogni euro recuperato sullo sviluppo e sul lavoro. Il Bilancio 2014 non è altro che un Bilancio possibile nella condizione data che prova a risistemare i conti, far rientrare il caos, restituire certezza alla contabilità, evitare il dissesto e pianificare l’avvio di una nuova stagione amministrativa in linea col rispetto delle leggi, delle norme sulla concorrenza e degli indirizzi di riduzione della spesa assistita in favore di chi intraprende, investe e crea lavoro mettendosi in gioco. Nella manovra finanziaria si introducono criteri per responsabilizzare le strutture ed i centri di costo, premiare le competenze, avviare i controlli di gestione e ridurre i residui attivi che attestano l’inefficienza della Regione Molise. Nonostante la carenza di risorse, sono stati appostati in Bilancio fondi per investimenti produttivi e per incentivare la cooperazione come risposta ad alcune vertenze aperte. Molto ci sarà da fare per tagliare le spese inutili, gli sprechi, le prebende ed i costi passivi che si allignano in diversi coni d’ombra, e servirà più coraggio per portare a termine le riforme. Ma senza visione e senza coraggio si rischia la palude !
Michele Petraroia

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