Nomine al consiglio di amministrazione della SEA, e la mancata presenza del Molise alla BIT di Milano

Riceviamo e pubblichiamo
Il pensiero mi correva, come spesso mi accade, alla gestione pubblica. Quando mi giungono questi pensieri non mi rendo conto se sono un cittadino accorto ed attento, oppure un masochista. Non lo so! Nel dubbio, però, INSISTISCO!! Stamattina ripercorrevo le nomine al consiglio di amministrazione della SEA, e la mancata presenza del Molise alla BIT di Milano.
Per le nomine della SEA, come già detto, si nota una totale “autonomia” di carattere politico/decisionale, autonomia tipica dei partiti ma non dei Partiti, autonomia voluta e conquistata dal “capobastone” che decide tutto in prima persona! Non penso vada bene!! Manca il dibattito a tutti i livelli ed il “capobastone” inserisce chi vuole, a suo piacimento. Non mi piace! Non piace il fatto che si cerchi di fare politica, e poi ad amministrare debbano essere persone riciclate, ripescate dalla destra dove sino ad ora avevano partecipato attivamente alla gestione di Enti ed enti. Se non vengono dalla destra, non si capisce da dove piovano, e per farli “piovere” cambiano anche il bando il giorno prima. Potenza delle potenze, all’ennesima potenza!
BIT di Milano,
in Molise siamo talmente pochi che non “gliela” facciamo a sopravvivere da soli. Abbiamo bisogno di MOBILITA’ ATTIVA.
Il problema  è che la “mobilità attiva” viene presa in considerazione solo per quanto riguarda la sanità. Vogliamo provare ad immaginare di strutturare in maniera completa e profonda, uno studio sulla possibilità di creare “mobilità attiva” a livello turistico?
Un inciso: proprio ieri delle persone si sono fermate con l’autovettura per chiedere informazioni. Pensavo di rispondere su Via Berlinguer, o via De Gasperi, nossignore, volevano sapere come raggiungere il Castello (nemmeno sapevano si chiamasse Monforte) ed in genere il centro storico. Venivano da Roma, alloggiavano in un albergo a Campitello, non avendo niente da fare (mancanza neve) il direttore dell’albergo aveva consigliato un giro a Campobasso.
Da “campobassese” ho dato tutte le informazioni che potevo: parcheggiate al vecchio stadio, andate a piedi da quella parte, salite le scale, ho telefonato per sapere gli orari di apertura del Castello, ho indicato, quando lo hanno chiesto, un ristorante dove potessero pranzare.
Certo non stiamo a Roma, anche se in via della Conciliazione il costo orario del parcheggio è lo stesso di via Pietrunto….ma queste sono sciocchezze….quisquiglie…pizzellacchere….
Quindi siamo in pochi, abbiamo poco, e quel poco o lo gestiamo tra quattro sodali enon lo facciamo nemmeno conoscere. Se riuscissero a fermare il tempo, come riescono a fermare lo sviluppo, sarei contentissimo di vivere in Molise.

 Franco di Biase

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