Sabato 14 marzo a Roccavivara, in una sala consiliare affollata da un pubblico interessatissimo, costituito nella stragrande maggioranza da giovani, c’è stato un incontro culturale sul rapporto tra Islam e mondo occidentale. La manifestazione è stata organizzata dall’ Amministrazione comunale, e dal Centro di Aggregazione Giovanile. nell’ambito del programma culturale previsto per il corrente anno. All’incontro erano presenti tre ragazzi in rappresentanza della comunità dei sessanta rifugiati africani accolti nel centro di Canneto. Dopo il saluto e l’introduzione del sindaco, prof. Domenico Di Lisa, che ha anche coordinato i lavori, ci sono state le relazioni dello scrittore prof. Umberto Berardo e dell’antropologo prof. Nicola Gasbarro. Il primo ha intrattenuto il pubblico sul conflitto aperto dal fondamentalismo e dal fanatismo di mussulmani il cui pensiero e comportamento, sicuramente deprecabili, non sono associabili all’Islam, religione i cui fondamenti non sono certo orientati all’orrore che ci circonda e ci soffoca.
Il prof. Berardo ha sostenuto che, nonostante le difficoltà, occorre sempre cercare il dialogo con il diverso evitando la gerarchizzazione tra il noi e gli altri, ma pretendendo che il confronto interculturale si basi sempre da parte di tutti sul riconoscimento dei diritti fondamentali della persona , sui quali non si può assolutamente transigere. Il prof. Gasbarro, dopo aver illustrato gli elementi teologici essenziali su cui si fonda l’Islam, ha precisato che presso i popoli mussulmani non c’è distinzione tra civile e religioso, perché è proprio la fede in Allah che costituisce l’elemento unificante delle loro comunità. Egli ha anche sostenuto che va ovviamente evitato il cosiddetto scontro di civiltà e che la costruzione dell’Unione Europea è un segno di pace che ci permette di includere gli altri e di avere la possibilità di mediazione con l’Islam avendo l’Europa compatibilità storica con il mondo arabo.
Entrambi i relatori hanno sottolineato che, di fronte alla deumanizzazione dell’altro che da molti è visto non più come essere umano ma solo come nemico, occorre lavorare per allargare la conoscenza degli eventi ed uscire dal pensiero unico del fanatismo e dei nuovi neocolonialismi cercando orizzonti di accoglienza e d’integrazione dell’altro nel rispetto della legalità e dei diritti dell’uomo. Questo può avvenire uscendo da una società di tipo “verticale” fondata su selezione, esclusione, sopruso, guerra, costruendone una basata su una società “orizzontale” fondata sul riconoscimento della dignità di ogni persona umana a livello mondiale e sui diritti fondamentali da riconoscere ad ognuno: ovvero quelli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Il dibattito ha visto porre questioni di rilievo davvero notevole che hanno sottolineato la necessità di far crescere un sistema di convivenza certo fondato sull’amore, ma soprattutto sul rispetto reciproco delle diversità, sul riconoscimento dei diritti della persona e sul fondamento della democrazia partecipata da costruire dal basso in ogni comunità umana.
L’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Roccavivara può sicuramente essere un punto di partenza in grado di allargare il dibattito all’intera regione su un tema di attualità così coinvolgente.
“Noi e l’Islam”, incontro culturale sul rapporto tra Islam e mondo occidentale a Roccavivara
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