Dai messaggi sui portali ad alcuni titoli di stampa fino a locandine e a post su facebook, si parla un linguaggio di intolleranza verso gli immigrati, di carica di profughi, di istituzioni pronte ad accogliere i rifugiati e insensibili verso i molisani, verso i lavoratori licenziati e verso i giovani che emigrano per mancanza di occupazione. C’è un Molise intollerante che preferisce scaricare la rabbia e i problemi sui migranti individuandoli come colpevoli delle nostre difficoltà. Questi messaggi violenti non vanno sottovalutati alla vigilia della visita del Ministro dell’Integrazione, ma ci costringono a riflettere sulla povertà culturale, sull’egoismo e sui rigurgiti vergognosi di odio e discriminazioni che sono stati condannati il 27 gennaio nella Giornata della Memoria.
Il Movimento Regionale dei Cristiano Sociali accoglie il Ministro Cécile Kyenge con sentimenti di stima, gratitudine e apprezzamento per l’impegno istituzionale che pone nel disegnare una nuova politica per l’immigrazione nel nostro Paese, e condivide la scelta non facile dei comuni molisani, delle associazioni umanitarie, della Regione Molise, dei sindacati, delle cooperative e delle organizzazioni del volontariato di promuovere sul nostro territorio diverse esperienze di accoglienza, inclusione sociale e integrazione lavorativa, culturale e economica.
Il silenzio degli onesti è sempre stato il principale alleato dei fomentatori di divisioni che non avendo idee e valori, si affannano ad alimentare paure per un’inutile guerra tra poveri.