Fare il punto sullo stato della Ricerca scientifica in campo medico nel nostro Paese. E’ questo l’obiettivo degli Stati Generali della Ricerca Sanitaria, che mercoledì 27 e giovedì 28 vedranno radunarsi a Roma le principali realtà scientifiche d’Italia. A un fitto programma di incontri di approfondimento si affiancheranno stand dedicati ai vari Istituti partecipanti e sessioni tematiche, una delle quali vedrà l’incontro tra ricercatori e giovani studenti.
L’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Neuromed sarà presente con una sua rappresentanza di ricercatori, impegnati nel presentare progetti e realizzazioni concrete. Nell’ambito dello stand dedicato alla Rete delle Neuroscienze, il Neuromed avrà un suo spazio nel quale verranno illustrate le attività d’avanguardia, sia cliniche che di ricerca, e i conseguimenti scientifici degli ultimi anni. Contemporaneamente, in uno spazio apposito, i ricercatori dell’Istituto di Pozzilli presenteranno i loro “poster” relativi a progetti elaborati nell’ambito dei programmi ministeriali di “Ricerca Finalizzata” e di “Giovani Ricercatori”.
Un altro aspetto importante della partecipazione Neuromed alla manifestazione indetta dal Ministero della Salute è quello dell’innovazione tecnologica. Nell’ambito della sessione “Italia camp: Dispositivi Medici” l’ingegner Fabio Sebastiano presenterà infatti il progetto SPEL, un software dedicato al posizionamento di precisione degli elettrodi nel cervello, procedura che oggi viene usata soprattutto nella terapia del Parkinson. Presentato poche settimane fa alla fiera Medtec Europe, in Germania, SPEL è portato avanti dall’I.R.C.C.S. Neuromed e da Innomed, la start up del gruppo dedicata all’innovazione tecnologica.
Infine un ulteriore riconoscimento all’originalità attraverso l’innovazione raggiunta dall’Istituto molisano: il Neuromed è stato selezionato tra gli otto istituti di ricerca che incontreranno giovani studenti per offrire loro una prospettiva nuova del cammino della ricerca scientifica in ambito medico. Sarà l’ingegner Luigi Pavone a incontrare i ragazzi, presentando loro la sfida della BCI (Brain-Computer Interface), un dispositivo sviluppato nell’ambito del Polo di Neurocibernetica Cyber Brain che mette in contatto cervello e computer.
“E’ una grande soddisfazione essere parte dell’avanzamento scientifico in medicina del nostro Paese – commenta il professor Luigi Frati, Direttore Scientifico dell’I.R.C.C.S. Neuromed – Il nostro Istituto vuole essere sulla frontiera della ricerca, e portare un esempio del nostro lavoro in un consesso così importante come quello degli Stati Generali della Ricerca Sanitaria conferma la qualità del nostro impegno”.