Sono passati due anni da quando i consiglieri di minoranza del gruppo “Ora per Jelsi”, Francesco Maiorano e Massimo Tatta, segnalavano l’esistenza di debiti a carico dell’amministrazione fortorina. “Verrebbe da dire finalmente! Finalmente emerge ciò che noi del Gruppo “ORA PER JELSI” abbiamo denunciato già da due anni. Esistono dei debiti certi, liquidi ed esigibili a carico del comune di Jelsi. Lo abbiamo detto nei consigli comunali ma chi amministrava, le maggioranze che si sono succedute, lo hanno sempre negato. Lo abbiamo detto nei comizi elettorali ma dai balconi i rappresentanti del gruppo nato solo per tutelare i propri interessi, hanno negato l’esistenza dei debiti. Oggi, amministratori e tecnici, hanno avuto il coraggio di venire in consiglio comunale, e propinarci questa assurdo riconoscimento di debito fuori bilancio. Dopo tante bugie, l’ennesima farsa” affermano i consiglieri di minoranza.
E ancora: “Leggendo lo schema di delibera sembrerebbe che sia sorta una obbligazione improvvisa in capo al Comune, quasi un incidente di percorso, dove nessuno è responsabile per quello che è accaduto. E così dovrebbe essere per i debiti fuori bilancio: una sopravvenienza passiva di debiti sorti al di fuori dell’impegno di spesa”. Gli stessi si chiedono come questo sia possibile e se questi debiti fanno riferimento a omessi pagamenti di tributi da parte del comune di Jelsi relativi agli anni 2001-2010. Tributi relativi a servizi – fondamentalmente raccolta rifiuti e servizio idrico – di cui il Comune usufruiva, disposti con delibere delle Giunte del comune di Jelsi che ratificavano atti della Comunità Montana del Fortore Molisano, dove erano presenti Sindaci e consiglierei del comune di Jelsi. “Tributi che sono stati fatti pagare ai cittadini di Jelsi con un piano di rientro dove hanno versato soldi tre anni alla volta” ribadisce l’opposizione. “A questo punto viene da chiedersi come sia possibile che nessuno sapeva, ma cosa ancora più grave è che i cittadini hanno già pagato per questi debiti. Ed ora devono ripagare una seconda volta, mentre la cricca pensa di potersi autoassolvere con questa procedura-farsa, senza nemmeno il buon gusto di prevedere, per il finanziamento del debito fuori bilancio, la riduzione di spese correnti o l’accertamento di nuove risorse! Nessun taglio di indennità, nessuna riduzione del personale e delle consulenze, nessuna economia quando si tratta di foraggiare associazioni e manifestazioni culturali! E i cittadini devono pagare due volte!”. Per i cittadini di Jelsi, data la situazione, nessuna agevolazione è stata possibile per ridurre la TARES, l’addizionale IRPEF, l’IMU o i servizi a domanda individuale, visto che l’avanzo di amministrazione e le nuove entrate girate dallo Stato servono a coprire il debito fuori bilancio e non sono destinate ad aiutare famiglie ed imprese in difficoltà. “Le stesse famiglie che hanno già pagato, che ripagano e sono tartassate come in nessun altro comune del Molise!”, accusa la minoranza. La stessa si chiede che fine hanno fatto i soldi dei contribuenti Jelsesi e se fossero stati girati alla Comunità Montana per tempo, oggi non il comune di Jelsi non sarebbe in questa situazione. Per Ora per Jelsi, i misteri non finiscono qui. Ci si interroga sul perché di questa improvvisa accelerazione dopo che si è contestato in ogni modo il debito, perché nell’adesione alla transazione – che è un atto precontrattuale, una manifestazione di volontà – il Commissario Liquidatore della Comunità Montana del Fortore, scrive “anticipa che eventuali danni che la Comunità dovesse subire sarà oggetto di una eventuale futura transazione nei limiti dei tributi dovuti”, perché l’Esattoria Spa scrive che ha crediti per ancora 485.000 Euro nei confronti della Comunità Montana del Fortore Molisano e perché questa nota viene girata al Comune di Jelsi. I dubbi dell’opposizione sono tanti, a cominciare dal fatto se si è realmente al cospetto di una transazione, questa ha lo scopo di dirimere la controversia definitivamente e non temporaneamente. In questo caso invece il Commissario liquidatore minaccia di non rinunciare ad una seconda azione!. Inoltre, anche la procedura seguita lascia margini di dubbio: sarebbe stato opportuno che prima il Consiglio Comunale, nell’ambito delle proprie prerogative, disponesse un atto di indirizzo, dando alla Giunta il mandato di transigere. “Ma questa Giunta ha avuto fretta di accordarsi con la Comunità Montana. Perché? Chi bisognava tutelare? Troppi dubbi che la maggioranza attuale vuole nascondere dietro un presunto risparmio per l’Amministrazione Comunale. Forse gli Amministratori hanno risparmiato, ma non i cittadini che pagano due volte. Come opposizione abbiamo già intrapreso le azioni necessarie presso le sedi competenti per tutelare i cittadini di Jelsi”, concludono i consiglieri di Ora per Jelsi.