Le due traduttrici svelano i segreti delle opere di Pierre Louis Boileau e Thomas Narcejac nell’ambito della rassegna a firma dell’Unione Lettori Italiani e del Comune di Campobasso
Inganni, illusioni, suspense e tanta nebbia. Sono gli ingredienti del successo della
letteratura noir francese che le traduttrici Lorenza e Federica Di Lella ( nella foto) conoscono bene.
Con il pubblico di Ti racconto un libro 2024 – il laboratorio permanente sulla lettura e
sulla narrazione promosso e realizzato dal Comune di Campobasso e dall’Unione
Lettori Italiani, con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli e il
patrocinio della Provincia di Campobasso e della Camera di Commercio del Molise –
sono pronte a condividere i segreti e i retroscena più appassionanti della letteratura noir
francese ripercorrendo le opere degli autori Pierre Louis Boileau e Thomas Narcejac.
I due scrittori si conoscono nel 1948 in occasione di un premio letterario e diventano
subito amici. Entrambi appassionati di letteratura poliziesca, decidono di formare un
tandem per «mettere in pratica le loro teorie letterarie» e scrivere «il romanzo che
vorrebbero leggere». Si dividono il lavoro assegnandosi due ruoli complementari: Boileau
costruisce l’intreccio e Narcejac si occupa della psicologia dei personaggi. Nasce così un
sodalizio che li porterà a essere considerati in Francia per oltre quarant’anni i campioni
del romanzo poliziesco ‘à suspense’, genere che hanno profondamente rinnovato. Non
molto noti in Italia, i loro libri sono però spesso diventati film di successo, primi fra tutti
Celle qui n’était plus, trasposto da H. Clouzot nel famoso I diabolici, e Sueurs froides,
da cui A. Hitchcock ha tratto uno dei suoi capolavori: La donna che visse due volte. Con
uno stile che coniuga Simenon e l’esistenzialismo, i due autori costruiscono congegni
perfetti, divertendosi ogni volta a ingannare i loro protagonisti (di cui il narratore
assume l’ottica) e i loro lettori con un complicato gioco illusionistico.
L’appuntamento con le due traduttrici è in programma venerdì 22 novembre alle ore
18.30 nel Circolo Sannitico di Campobasso.
Il prossimo appuntamento di Ti racconto un libro è in programma venerdì 29 novembre
alle ore 18.30 nel Circolo Sannitico di Campobasso con Monica Rametta per la
presentazione del romanzo Roma era buia, una storia che è un’educazione all’amore e a
tutte le prime volte, bagliore di luce nell’oscurità degli anni ’70.
TRADURRE BOILEAU-NARCEJAC: NELLE NEBBIE DEL NOIR FRANCESE
incontro con LORENZA DI LELLA e FEDERICA DI LELLA
Pierre Louis Boileau e Pierre Ayraud, alias Thomas Narcejac, si conoscono nel 1948 in
occasione di un premio letterario e diventano subito amici. Entrambi appassionati di
letteratura poliziesca, decidono di formare un tandem per «mettere in pratica le loro
teorie letterarie» e scrivere «il romanzo che vorrebbero leggere». Si dividono il lavoro
assegnandosi due ruoli complementari: Boileau costruisce l’intreccio e Narcejac si
occupa della psicologia dei personaggi. Nasce così un sodalizio che li porterà a essere
considerati in Francia per oltre quarant’anni i campioni del romanzo poliziesco ‘à
suspense’, genere che hanno profondamente rinnovato. Non molto noti in Italia, i loro
libri sono però spesso diventati film di successo, primi fra tutti Celle qui n’était plus,
trasposto da H. Clouzot nel famoso I diabolici, e Sueurs froides, da cui A. Hitchcock ha
tratto uno dei suoi capolavori: La donna che visse due volte. Con uno stile che coniuga
Simenon e l’esistenzialismo, i due autori costruiscono congegni perfetti, divertendosi
ogni volta a ingannare i loro protagonisti (di cui il narratore assume l’ottica) e i loro
lettori con un complicato gioco illusionistico.
Lorenza Di Lella, traduce dal francese romanzi, racconti, a volte saggi; ha dato voce,
fra gli altri, a Inès Cagnati, Georges Simenon, Emmanuel Carrère, Boileau e Narcejac, B.
Quiriny, Michel Tremblay, Julia Deck, Lydie Salvayre. Nel 2012, insieme a G. G. Greco,
ha ricevuto il premio Procida per la traduzione del Barone sanguinario di V. Pozner. È
redattrice della collana «Gli Eccentrici» delle Edizioni Arcoiris di Salerno. Insegna
traduzione letteraria dal francese nei corsi organizzati dall’Agenzia letteraria Herzog. È
socia di Strade, Sindacato dei Traduttori Editoriali.
Federica Di Lella, traduce per diverse case editrici (fra cui Adelphi, Clichy, Voland,
66thand2nd, Safarà, Playground, Longanesi), occupandosi per lo più di narrativa
francese contemporanea. Ha dato voce, tra gli altri, a Georges Simenon, Emmanuel
Carrère, Amélie Nothomb, Yasmina Reza, Antoine Volodine, Marie-Claire Blais, Boileau-
Narcejac, Paul Fournel, Alain Mabanckou. Nel 2022 ha vinto il premio Strega europeo per
Primo sangue di Amélie Nothomb e il premio di traduzione Claris Appiani con la
traduzione di La sete di Marie-Claire Blais. Ha insegnato traduzione letteraria alla Scuola
Civica per interpreti e traduttori Altiero Spinelli di Milano e, nel settembre 2023, ha
inaugurato la Scuola di Traduzione letteraria CeST “Lorenzo Claris Appiani”. È socia di
Strade, Sindacato dei Traduttori Editoriali.
Insieme hanno tradotto:
G. Simenon, Le sorelle Lacroix, Adelphi, 2022
M. Aubert, Kurtz, Prehistorica, 2021
G. Simenon, Europa 33, Adelphi, 2020
Y. Reza, Arte, Adelphi, 2018
J. Echenoz, Inviata speciale, Adelphi, 2018
E. Carrère, Io sono vivo, voi siete morti, Adelphi, 2016.
Boileau-Narcejac, Le incantatrici, Adelphi, 2015