Continua l’impegno dell’Assessorato regionale alle Politiche sociali al fianco degli stakeholders impegnati nel settore: dopo che, lo scorso 29 novembre, la Giunta regionale ha approvato la proposta di legge riguardante il riordino del Sistema regionale integrato degli interventi e dei servizi sociali, ora al vaglio della IV Commissione prima di approdare in Consiglio regionale per completare l’iter legislativo.
L’Assessore al ramo Michele Petraroia, assieme al Direttore del Servizio Assistenza socio sanitaria e Politiche Sociali, Michele Colavita, ha incontrato i responsabili delle strutture socio-assistenziali, il Presidente Regionale di ANASTE Molise (Associazione Nazionale che rappresenta le imprese private e private accreditate di assistenza residenziale agli anziani), e rappresentante della Residenza Protetta per anziani “Villa Le Ginestre”, Michelino Freda, il Presidente di Confcooperative Molise, Domenico Calleo, le organizzazioni sindacali, e l’ANCI Molise al fine di confrontarsi, tramite l’apporto di tutti, sulla tempistica e sulle modalità di adeguamento delle stesse agli standard organizzativi, funzionali e strutturali dei servizi data l’imminente scadenza degli adempimenti previsti, fissata al 31 dicembre prossimo, a seguito di due proroghe avvenute dopo il 2011, anno entro il quale, così come indicato nel Piano sociale 2004/2006, si sarebbe dovuto concludere l’adeguamento normativo di tutte le strutture socio-assistenziali.
Un incontro che ha voluto essere, in primis, una provocazione culturale, necessaria a scuotere le coscienze di un settore che, per troppi anni, è voluto rimanere volutamente nell’ombra.
Impietosa l’allarmante fotografia che il Vicepresidente della Giunta regionale ha voluto fornire alla platea dei numerosi intervenuti che hanno voluto accogliere l’invito lanciato loro dall’Assessorato regionale di Via Toscana: delle 62 strutture socio-assistenziali attualmente presenti sul territorio molisano, solo 4 risultano essere accreditate e 18 autorizzate dai Comuni, enti su cui ricade la sfera di competenza, presso i quali tali strutture hanno sede.
“Posticipando ulteriormente l’adeguamento degli standard funzionali, tecnici e gestionali che le strutture socio-assistenziali sono obbligate ad effettuare – ha precisato l’Assessore Petraroia – il Molise rimedierebbe una pessima figura ed è per tale ragione che l’atto di proroga oltre il 31 dicembre 2013 rappresenterà solo l’ultima ipotesi che questa Amministrazione prenderà in considerazione”.
Una presa di posizione assunta per la salvaguardia dei livelli essenziali garantiti dalle strutture attualmente convenzionate, e/o in procinto di diventarlo, con la Regione Molise con l’obiettivo principale di fornire ai soggetti destinatari delle prestazioni la qualità delle stesse in un’ottica di miglioramento costante della qualità della vita e di riconoscimento dei diritti di cittadinanza e di non discriminazione. Partendo dal principio in base al quale non dovrà essere creato alcun tipo di disagio per gli ospiti di tali strutture e per i loro familiari e, tra l’altro, alcun tipo di riflesso negativo per i collaboratori e gli operatori delle strutture socio-residenziali, è emersa, nel corso dell’incontro, la necessità di tutelare quello che, proprio il Vicepresidente dell’Esecutivo regionale, ha definito “un patrimonio di civiltà e di umanità che, quotidianamente, non lascia al proprio destino migliaia di anziani e che rappresenta, senza ombra di dubbio, un elemento di ricchezza per il Comune in cui la struttura ha luogo”.
Al termine dell’incontro, è stato individuata la fase di avvio del percorso da intraprendere che consiste, sostanzialmente, nel sensibilizzare fortemente i Comuni a farsi carico della problematica per superare l’infelice status quo e far sì che questo diventi, per il futuro, solo un ricordo dello status ante. Una sensibilizzazione che ha visto la piena collaborazione dell’ANCI Molise, la quale, entro fine anno, si farà promotrice di un approfondimento tecnico- istruttorio con i Comuni molisani e i 7 Ambiti sociali di zona per accelerare e agevolare l’istruttoria delle pratiche, semplificare i passaggi burocratici che riguardano l’adeguamento delle strutture socio-assistenziali agli standard normativi, effettuando al contempo un monitoraggio continuo e costante da parte delle cooperative e delle associazioni riguardo le criticità riscontrate da parte delle strutture e dei Comuni.
“Invito – ha chiosato l’Assessore Petraroia – le amministrazioni comunali a presentare una propria proposta circa gli interventi che possano sostenere una messa a norma delle strutture socio-assistenziali attraverso la programmazione dei nuovi fondi europei FESR 2014/2020 e ricordo che l’esercizio delle responsabilità è un atto sì individuale ma, soprattutto, collettivo”.